Nel mondo alla rovescia di Donatella Di Cesare la Nato vuole “annettere” Finlandia e Svezia

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-12

La professoressa di filosofia teoretica all’Università “La Sapienza” di Roma Donatella Di Cesare ritiene una “annessione” quella di Finlandia e Svezia alla Nato, dissacrando la logica oltre che la lingua italiana

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La Treccani definisce il termine “annessione” come “modificazione del modo di essere di uno stato, consistente nell’ampliamento del suo territorio a spese di parte o tutto il territorio di un altro stato”. È un esempio di tentativo di annessione, quello che la Russia sta facendo con l’Ucraina: da tempo il regime di Mosca ha preso il controllo di un territorio di un altro Paese, la Crimea, e adesso sta provando a fare lo stesso con il Donbass. Soltanto la strenua resistenza del popolo e dell’esercito ucraino ha impedito al Cremlino di “annettere” l’intera nazione.

Nel mondo alla rovescia di Donatella Di Cesare la Nato vuole “annettere” Finlandia e Svezia

Ma per Donatella Di Cesare, editorialista e saggista italiana nonché professoressa di filosofia teoretica all’Università “La Sapienza” di Roma, “annessione” è un termine che si può utilizzare anche per descrivere l’ingresso volontario di Svezia e Finlandia nella Nato. In barba alla lingua italiana (la Nato non è uno stato, quindi la definizione non è calzante) e in barba alla logica: i due Paesi hanno scelto di tutelarsi alla luce delle violenze indicibili portate avanti dalla Russia in Ucraina, e una scelta libera non può essere fatta passare per una coercizione. Ma per la docente, che spesso partecipa al dibattito dei talk show con posizioni molto simili a quelle del sociologo della Luiss Alessandro Orsini, questa mossa “sarebbe una escalation ulteriore, una sfida alla Federazione Russa, un atto di guerra mentre si finge di parlare di pace”. “Prima delle paure di svedesi e finlandesi – aggiunge su Twitter – c’è l’esigenza di una coabitazione dei popoli europei”.

Guardare il dito che indica la Luna

L’atto di guerra non è più quindi varcare un confine con un carro armato o bombardare un territorio, ma chiedere di entrare in un’alleanza difensiva. La stessa che, se avesse compreso anche l’Ucraina, avrebbe probabilmente scongiurato le recenti morti e i recenti orrori nel cuore dell’Europa. Se l’intero Tweet di Donatella Di Cesare potesse apparire sulla Treccani sarebbe utilizzato come definizione del modo di dire: “Guardare il dito che indica la Luna”.

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