Opinioni

Trump toglie il bando sui trofei di elefanti cacciati in Zambia e Zimbabwe

dipocheparole 17/11/2017

L’amministrazione Trump ha tolto il bando all’importazione negli Stati Uniti di trofei di elefanti, cacciati legalmente da cittadini americani in Zambia e Zimbabwe. Lo racconta il Washington Post, dicendo che il divieto era stato approvato dall’ex presidente americano, Barack Obama, nel 2014. Secondo il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti, il pagamento di tasse […]

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L’amministrazione Trump ha tolto il bando all’importazione negli Stati Uniti di trofei di elefanti, cacciati legalmente da cittadini americani in Zambia e Zimbabwe. Lo racconta il Washington Post, dicendo che il divieto era stato approvato dall’ex presidente americano, Barack Obama, nel 2014. Secondo il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti, il pagamento di tasse per la caccia ai governi africani, servirà per meglio conservare gli animali a rischio di estinzione. Gli esperti sostengono che la popolazione di elefanti in Africa sta diminuendo.


Le importazioni potrebbero riprendere già oggi per i pachidermi cacciati legalmente in Zambia e Zimbabwe. La caccia grossa in Africa è uno sport per uomini ricchi come i figli del presidente Trump, Eric e Don Jr, celebri per le loro foto con trofei esotici dopo costosi safari organizzati da agenzie specializzate nello spennare clienti occidentali. Gli elefanti sono elencati dalla legge americana come specie in pericolo ma all’interno del provvedimento c’è una clausola che autorizzerebbe la deroga se ci sono prove che le tariffe pagate dai cacciatori per il tesserino di caccia vanno a beneficio della sopravvivenza di quella specie. Le fonti federali citate dai media Usa affermano che le autorità dei due Paesi africani sono a favore della revoca e non è chiaro come il colpo di stato in Zimbabwe possa incidere sulla decisione. Secondo gli esperti la popolazione degli elefanti africani è in caduta libera. Il rilevamento del Great Elephant Center del 2016 ha registrato un calo del 30 per cento con un meno 6 per cento soltanto in Zimbabwe.

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