Tutti gli attacchi politici di Fedez a Renzi, Meloni e Salvini nell’album “Disumano”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-26

Nel singolo “Un Giorno in Pretura” del suo album “Disumano” Fedez dispensa attacchi e frecciatine a Renzi, Salvini e Meloni

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Fedez lo ha annunciato in pompa magna, fingendo di star organizzandosi per scendere in politica e poi prendendo tutti di sorpresa con un video sui social in cui – imitando il famoso discorso di Berlusconi nel 1994 – portava a conoscenza di tutti l’uscita del suo nuovo album “Disumano”. Un disco che inevitabilmente avrebbe parlato di politica, come anche spiegato nella premessa in cui appunto il nome sarebbe quello di un partito che ha a cuore “un’Italia sempre più ingiusta e menefreghista per chi ha bisogno”.

Gli attacchi di Fedez in “Un Giorno in Pretura”

All’una di notte di oggi è uscito il singolo “Un Giorno in Pretura”, che contiene attacchi a gran parte dei politici più in vista, da Renzi a Meloni e Salvini. Il brano inizia con un intro letto da Giuseppe Cruciani: “Tutti i personaggi e gli eventi di questa canzone sono del tutto immaginari. La seguente canzone contiene un linguaggio scurrile. E per il suo contenuto non dovrebbe essere ascoltata da nessuno”. Poi la citazione del renziano “first reaction: shock”, quindi l’affondo del rapper sul leader di Italia Viva: “Io e mia mia moglie siam tutti esauriti, tutti i desideri esauditi. Come Renzi quando si è preso ottantamila petroldollari sauditi”. E ancora: “Un ex-premier che fa complimenti sotto dettatura, a una cazzo di dittatura. Che cattura e taglia la testa ai gay perché contro natura”.

Poi il passaggio su Giorgia Meloni: “Quanto m’hanno rotto il c-Amazon, voi lo arricchite sto Amazon, io mi faccio arricchire da Amazon. La Meloni che grida: “Allo scandalo, boicottate la mafia di Amazon, e comprate il mio libro ‘Io sono Giorgia’. ‘Oddio ma è primo su Amazon!'”, recita il brano. Infine la Lega e la legittima difesa: “E pensare che l’eutanasia in Italia sembrava una cosa utopistica. Quando per morire ti basta dare un pugno in faccia ad un assessore leghista”, in riferimento a quanto avvenuto a Voghera, dove l’assessore del Carroccio alla Sicurezza e alla Polizia Locale Massimo Adriatici ha sparato ed ucciso un 39enne di origine marocchina.

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