Dichiarazione dei redditi 2018, la data è il 23 luglio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-21

il reddito di inclusione ha portato a un balzo del 12,37% nel primo semestre delle dichiarazioni per ottenere la certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) necessaria per accedere al beneficio

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C’è tempo fino al 23 luglio per presentare la dichiarazione dei redditi del 2017. Lunedì è la scadenza per i 20 milioni di contribuenti che sono chiamati a inviare il modello 730 all’Agenzia delle Entrate. Per il modello Redditi, invece, la data da segnare sul calendario è il 31 ottobre. A quattro anni dall’introduzione della dichiarazione precompilata aumentano gli invii online, che sono 400 mila in più rispetto al 2017. Ma ancora quasi nove contribuenti su dieci, l’86%, si affidano ai centri di assistenza fiscale. Secondo i dati della Consulta nazionale dei Caf, le dichiarazioni raccolte dai centri quest’anno saranno in linea con quelle del 2017, quando furono 17.624.556. “Siamo oramai di fronte ad un dato strutturale e non modificabile nella sostanza”, commentano i coordinatori della Consulta nazionale dei Caf, Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, secondo i quali il cittadino “preferisce farsi assistere anche solo per avere una conferma della veridicità della propria dichiarazione”.

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Reddito di inclusione e platea allargata (Il Messaggero, 2 luglio 2018)

I contribuenti sembrano temere di avventurarsi da soli nei meandri delle norme fiscali, nonostante la garanzia che ci sceglie l’invio on line potrà ricevere controlli solo per i dati aggiunti o modificati e non per quelli precompilati in via automatica dal fisco. Inoltre, chi accetta il modello precompilato senza modifiche non deve più conservare scontrini e ricevute cartacei. Richieste di documenti su detrazioni e deduzioni saranno rivolte invece ai Caf e agli altri intermediari. La precompilata, grazie anche a novità di quest’anno come la compilazione assistita, si sta affermando sempre di più, ma i cittadini continuano a rivolgersi per sicurezza ai Caf e ai loro 20 mila dipendenti. Tanto che i centri rivendicano per sè un ruolo di “grandi consulenti vicini ai cittadini” per affrontare sia l’evoluzione del tema fiscale che l’attuazione dei servizi a favore del reddito. Il banco di prova, secondo la Consulta, è stato il reddito di inclusione che ha portato a un balzo del 12,37% nel primo semestre delle dichiarazioni per ottenere la certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) necessaria per accedere al beneficio. I caf ne hanno raccolte 4.132.568 e guardano ora al progetto del reddito di cittadinanza per “stabilire un nuovo patto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

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