La nuova buca di Di Maio agli operai Whirlpool

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-29

La discussione deve svolgersi presso il tavolo tecnico del ministero. Ma dalla mancata convocazione del tavolo, fino a ieri sera, sono scaturite altre preoccupazioni

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Il nuovo blocco stradale degli operai campani della Whirlpool è andato in scena ieri. E la decisione è arrivata dopo che il tavolo tecnico annunciato dal governo non è stato convocato. L’ultimo vertice al ministero dello Sviluppo Economico non è servito a salvare i metalmeccanici di via Argine e per questo loro hanno manifestato in strada per un’ora nei pressi dello stabilimento.

La buca di Di Maio agli operai Whirlpool

Quella che martedì sera sembrava una cosa fatta è diventata un’utopia. E intanto si allontana anche la soluzione “tecnica”: «Dopo la riunione al Mise – spiegano le Rsu Whirlpool – dove le parti erano convenute su un nuovo incontro, dove si sarebbe aperto un tavolo di merito per discutere le problematiche del sito e valutare le varie opportunità da mettere in campo per trovare soluzioni, anche supportate dal governo, l’amministratore delegato Luigi La Morgia ha dichiarato che, se anche lo Stato mettesse a disposizione incentivi, il sito di Napoli sarebbe da chiudere perché non basterebbero. In questo modo – proseguono le Rsu- di fatto non sta rispettando le istituzioni, i sindacati e i lavoratori del sito».

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Spiega il Mattino:

I vertici della multinazionale hanno ribadito, comunque, che la fabbrica di via Argine non chiuderà e che «sarà garantita la continuità». «Iniziare a discutere nel merito delle cose», è la posizione dell’azienda. La discussione deve svolgersi presso il tavolo tecnico del ministero. Ma dalla mancata convocazione del tavolo, fino a ieri sera, sono scaturite altre preoccupazioni, seppure destinate ad essere fugate molto presto. «Whirlpool deve uscire dall’ambiguità – spiega Biagio Trapani di Fim-Cisl- e dire chiaramente che cosa vuole fare del sito di Napoli. Vengono fuori cifre a casaccio sulle presunte perdite. Non è stato fatto un passo avanti ma forse un passo di lato e bisognerà capire il perché».

Mentre per il segretario generale della Uil Giovanni Sgambati «se non si fa un approfondimento, non si può dire se il passo avanti è concreto oppure no. Il tavolo tecnico serve a capire perché Whirlpool ha preso questa decisione e poi arriveranno le nostre controproposte».

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