Di Maio è inferocito come un puma con Toninelli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-16

Un retroscena racconta la reazione del leader M5S al pugno chiuso del ministro. E non l’ha presa bene nemmeno Casaleggio…

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Un gustosissimo retroscena di Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera ci racconta come ha preso Luigi Di Maio il pugno chiuso di Danilo Toninelli dopo l’approvazione del Decreto Genova con condoni e fanghi alla diossina. Spoiler: non benissimo.

Ora dimenticatevi quel Luigi Di Maio che va da Floris o Formigli tutto sorrisi e denti bianchi, tutto elegantino, educatino: quando s’arrabbia diventa una furia, le parole come lame, gli aumenta pure l’inflessione napoletana. E ora s’arrabbia. Di brutto. Gli dicono solo: «Toninelli». Di Maio: «Santo Cielo, che ha fatto stavolta?». Si fa spiegare.

E niente: subito dopo l’approvazione del decreto su Genova, Danilo Toninelli — l’amico (ex amico) che ha voluto sistemare alla guida dei Trasporti e delle Infrastrutture— nell’aula di Palazzo Madama si è messo ad esultare in modo scomposto, volgare, indecente. Un cavallaro che vede il suo cavallo vincere in sala corse: agitando il braccio teso, con il pugno chiuso (quanto allo sguardo, vabbè: purtroppo quello di sempre, fisso e indecifrabile).

toninelli pugno alzato

La descrizione della rabbia di Di Maio è piuttosto gustosa:

Luigi Di Maio è un piccolo puma inferocito. Nessuno sa riferire cosa si siano detti di preciso al telefono con Davide Casaleggio, ma è chiaro che Casaleggio lo ritiene responsabile di aver considerato Toninelli uno in grado di fare il ministro.

Urlando frasi in parte irripetibili — la fonte giura di non averlo mai visto così irritato —DiMaio fa osservare ai suoi che una giornata di potenziale propaganda positiva, con l’approvazione dell’attesissimo decreto per Genova — pur contenente il tremendo gigantesco condono per l’isola di Ischia —si è trasformata nell’ennesima pagina mediaticamente tragica per il Movimento 5 Stelle.

EDIT ORE 9,40: Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli smentisce “categoricamente” di aver ricevuto una telefonata critica dal vicepresidente del Consiglio e capo politici del M5S Luigi Di Maio per il gesto di esultanza fatto dal ministro ieri in aula all’approvazione del Dl Genova. Ai cronisti che gli chiedevano delle ricostruzioni di stampa, a margine della presentazione del primo ‘customer care’ di Fs dedicato ai regionali, il ministro ha replicato: “Smentisco categoricamente”.

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