Di Maio manda sms per scusarsi con Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-30

Il vicepremier e bisministro fa il bullo con Salvini perché è sicuro che il ministro dell’Interno non lo verrà a sapere. Poi lo beccano e deve scusarsi con “Matteo”

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Ieri si è parlato dell’audio di una riunione del vicepremier Luigi Di Maio coi militanti 5 stelle in Calabria di due sere fa diffuso dal sito Lac News 24. «A volte dobbiamo subire l’atteggiamento della Lega che è insopportabile – si sente – Ogni volta che si deve approvare un provvedimento dobbiamo sedere a un tavolo io, Conte e quell’altro là». Lo bolla proprio così, “quello là”. Si può immaginare la reazione del ministro dell’Interno: «Mah, posso non stare simpatico, ma ho un nome, mi chiamo Matteo.

Si capisce benissimo perché Di Maio sia così baldanzoso: essendo un tipico Coniglio Mannaro, il vicepremier le ha cantate a Salvini perché non era presente e soprattutto perché in questi incontri, in barba allo streaming sempre promesso dal MoVimento 5 Stelle, è vietato registrare. Di Maio era quindi convinto che le sue parole non sarebbero uscite, per questo si è spinto così in là contro la Lega. La diffusione dell’audio gli rompe le uova nel paniere, e così, racconta il Fatto in un pezzo a firma di Luca De Carolis, Luigi s’è scusato con “quello là”:

Così Di Maio si affretta a riparare inviando a Salvini un sms con tanto di faccina sorridente: “Matteo non te la prendere, era un linguaggio colloquiale con gli attivisti, abbiamo tanto da fare”. Ma l’espressione “quello là”, raccontano, il 5Stelle l’aveva già usata nell’assemblea con gli attivisti romani.

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