Imminente la rottura tra Di Maio e il M5S: pronto un gruppo parlamentare di fedelissimi

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-21

Tra poche ore Luigi Di Maio dovrebbe formalizzare la sua uscita dal Movimento 5 Stelle, del quale è stato leader e capo politico

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Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle sono ormai ai titoli di coda. Nelle prossime ore il ministro degli Esteri dovrebbe formalizzare il suo addio, portandosi dietro le “sue” truppe. Lo scouting dei ‘dimaiani’ per costituire una nuova compagine parlamentare si è intensificato, di molto, tra ieri e oggi: “Telefoni roventi, stanno provando a sondare tutti…”, confida un eletto grillino all’Adnkronos.

Imminente la rottura tra Di Maio e il M5S: pronto un gruppo parlamentare di fedelissimi

Alla Camera il nuovo gruppo plasmato dal titolare della Farnesina sarebbe già pronto. Secondo quanto riporta Il Foglio dovrebbe chiamarsi “Insieme per il futuro”: “Il numero esatto dei componenti ancora non c’è perché potrebbero aggiungersi ulteriori indecisi dell’ultima ora ma penso che nel pomeriggio avremo il numero definitivo”, spiega un deputato vicino all’ex capo politico. Secondo fonti ‘contiane’ sarebbero tutt’al più una ventina, massimo venticinque gli eletti intenzionati a seguire Di Maio nella sua nuova avventura parlamentare lontano dal M5S di Giuseppe Conte. Ma per alcune fonti vicine all’ex capo politico i numeri “potrebbero essere più importanti”.

Diverso il discorso per quanto riguarda Palazzo Madama, dove Di Maio potrebbe contare su una decina di senatori. “Ma al Senato – spiega un ‘dimaiano’ – la questione numerica è ininfluente. Per formare un gruppo servirebbe un simbolo: che siano dieci o venti, la sostanza non cambia”. L’annuncio dell’addio potrebbe arrivare già questo pomeriggio o comunque prima dell’assemblea congiunta fissata per domani, alla quale Di Maio non dovrebbe prendere parte. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, sarebbero “una quarantina” tra Camera e Senato i parlamentari pronti a seguirlo nella scissione. Per Adnkronos sarebbero invece 22 deputati e 8 senatori. L’obiettivo di Di Maio sarebbe quello di raggiungere quota 45: 30 deputati e 10 senatori, che gli permetterebbero di far nascere due gruppi, uno in ciascuna camera.

Lo strappo è arrivato dopo le crescenti tensioni di questi giorni, che hanno visto il ministro radicarsi su posizioni più “governiste” e criticare la leadership del partito dopo il flop delle elezioni amministrative. Conte non ha mai detto di voler espellere Di Maio dal Movimento. “In realtà si sta cacciando da solo”, ha detto recentemente in un’intervista a La Stampa.

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