Il miracolo di Di Maio che parla di finanziamenti ai partiti senza dire mai “Lega”

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-07-14

Luigi Di Maio si cimenta oggi in un particolare virtuosismo linguistico su Facebook parlando del finanziamento ai partiti e della commissione d’inchiesta proposta dal MoVimento 5 Stelle senza mai scrivere la parola “Lega” o senza fare il minimo accenno alla storia dei rubli di Savoini: Oggi c’è la legge SpazzaCorrotti, ma negli ultimi decenni no. …

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Luigi Di Maio si cimenta oggi in un particolare virtuosismo linguistico su Facebook parlando del finanziamento ai partiti e della commissione d’inchiesta proposta dal MoVimento 5 Stelle senza mai scrivere la parola “Lega” o senza fare il minimo accenno alla storia dei rubli di Savoini:

Oggi c’è la legge SpazzaCorrotti, ma negli ultimi decenni no. Sopratutto è comico che sia il Pd a parlare di finanziamenti (dopo le coop rosse, dopo Mafia Capitale e dopo le indagini della magistratura che ancora coinvolgono i loro vertici). La commissione di inchiesta sui finanziamenti ai partiti serve, va fatta subito e deve riguardare tutti, anche il MoVimento. Nessuno escluso. I cittadini quando votano devono sapere se la forza politica a cui stanno dando il loro consenso fa i loro interessi o quelli di qualcun altro;

di maio lega

riteniamo doveroso garantire la tracciabilità dei soldi che un partito incassa durante una campagna elettorale. Il MoVimento 5 Stelle, sempre con la SpazzaCorrotti, ha obbligato tutti a rendere pubbliche le donazioni che ricevono e su questo non ci si può tirare indietro.

Nello status Di Maio nomina il PD, le coop rosse, Mafia Capitale e tutto l’armamentario ideologico (manca Bibbiano, una piccola dimenticanza) ma non accenna in nessun caso alla Lega o all’alleato Salvini che oggi sono nell’occhio del ciclone. Il tutto per non far arrabbiare l’alleato che ormai comanda in maggioranza. Che virtuosismo, eh?

Leggi anche: Tutti i leghisti che sbugiardano Salvini (su Savoini e la Russia)

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