«Di Battista dice che quando sarà sindaco di Roma mi farà fare di tutto»

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-07-16

Manlio Cerroni, il Supremo di Malagrotta, rilascia oggi un’intervista al Corriere della Sera Roma in cui racconta dei suoi rapporti con i grillini e, soprattutto, di quelli con Alessandro Di Battista, con il quale dice di aver parlato ricevendo promesse sul suo ruolo quando Dibba sarà sindaco. Per tutti, l’avvocato Cerroni è ancora «il Supremo» o …

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Manlio Cerroni, il Supremo di Malagrotta, rilascia oggi un’intervista al Corriere della Sera Roma in cui racconta dei suoi rapporti con i grillini e, soprattutto, di quelli con Alessandro Di Battista, con il quale dice di aver parlato ricevendo promesse sul suo ruolo quando Dibba sarà sindaco. Per tutti, l’avvocato Cerroni è ancora «il Supremo» o il «ras della monnezza».

La offende questa nomea?
«Sì, perché non è vero. Semmai io sono “l’imparadigmabile”, perché nessuno al mondo ha fatto nei rifiuti ciò che ho fatto io. E ora ho pronta la soluzione finale sui rifiuti che può far tornare Roma un’eccellenza, come un Colosseo moderno. Dicano quello che gli pare».

Anche che è il male assoluto, come dice il M5S?
«Grillo mi conosce bene. Lui, Di Maio, Di Battista, ho scritto loro spesso con proposte concrete. Pure la Raggi che alla chiusura della campagna elettorale ha nominato solo una persona, me, dicendo “finalmente ce ne siamo liberati”. Ma sa cosa dice Grillo ai suoi?»

 

manlio cerroni alessandro di battista

Cosa?
«Dice: “Siamo tutti responsabili e corresponsabili di aver ridotto Roma così. E nessuno di noi ha il coraggio di dire che abbiamo sbagliato”.Capito?»

Si sono pentiti, dice?
«E lo sa cosa dice di me Di Battista? “Quando sarò sindaco per il bene di Roma all’avvocato gli farò fare tutto”. Perché i rifiuti sono cosa seria, non una roba per apprendisti stregoni».

E Salvini? Dice che solo qua ci sonoepidemie da rifiuti.
«Per lui ho un detto dei contadini: chi poco sa, presto parla. Non a caso nel ‘95 la “sua” Milano mi venne a cercare per risolvere una gravissima crisi. E in 8 mesi salvammo la città».

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