Fact checking

Di Battista e gli italiani che si renderanno conto della Lega (e il M5S no?)

neXtQuotidiano 01/08/2019

Oggi il Dibba ci spiega che la Lega è “un banalissimo partito di sistema capace solo di camuffarsi meglio degli altri”, e suggerisce che “prima o poi gli italiani se ne renderanno conto”.

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Con la capacità analitica degna di un triceratopo che tutti ormai gli riconoscono, oggi Alessandro Di Battista ci spiega che la Lega è “un banalissimo partito di sistema capace solo di camuffarsi meglio degli altri”, e suggerisce che “prima o poi gli italiani se ne renderanno conto”.

Di Battista e gli italiani che si renderanno conto della Lega (e il M5S no?)

La parte divertente dell’analisi di Di Battista non è però la potente capacità analitica, ma l’audacia e lo sprezzo del ridicolo con cui non si rende conto che se gli italiani prima o poi se ne renderanno conto, nel suo partito ancora non se ne sono resi conto (apparentemente), visto che sono alleati stretti con il “partito di sistema” che è “uguale agli altri”. Ma si sa, se per caso se ne rendessero conto, dovrebbero poi rinunciare alle poltrone e nel partito di chi, come Toninelli e Airola, si fa alzare la TAV in faccia pur di non mollare il posto questo è secondario.

di battista italiani m5s

Ma più che altro sorge spontanea una domanda: il Di Battista che dice questo della Lega è lo stesso Di Battista che nel suo libro diceva di aver mandato questo SMS a Salvini?

“Matteo ciao. Mi sono incazzato settimana scorsa perché non ho tollerato da italiano quella scena lì. […] Allo stesso tempo penso, e te lo dico lealmente, che ti sei fatto un culo a strisce in questi anni. Lo so perché me lo sono fatto anche io. Sei andato in giro. Hai girato l’Italia da nord a sud, come ho fatto io. Li hai visti i problemi. […] Ti scrivo per dirti che […] sono convinto che un governo Lega-M5s potrebbe fare delle cose importanti. Lo penso. Penso che tu sia anche molto più di sinistra del pd. In altre parole penso che tu abbia a cuore questo paese e la povera gente molto più di tanti altri che si riempiono la bocca della parola ‘diritti’ ma che hanno distrutto il paese. Io sto per partire. […] Quel che ti dico, sinceramene, è che abbiamo un’occasione. Non la perdere. Non la perdiamo. Buona notte”.

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