La Alan Kurdi verso Lampedusa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-01

A bordo della nave c’è anche un bimbo di tre anni con una ferita di 10 cm sulla spalla causata da un’arma da fuoco. Lo ha detto la capo missione Barbara Held, spiegando che molti hanno raccontato di “terribili esperienze” passate in Libia. I bimbi a bordo sono tre, due le donne, di cui una incinta

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La Alan Kurdi, nave della ong Sea Eye con a bordo 40 migranti soccorsi ieri su un gommone al largo della Libia, continua a dirigersi in direzione nord e si trova in questo momento a sud di Lampedusa. Ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini ed i colleghi Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta hanno firmato il provvedimento per il divieto di ingresso nelle acque italiane della nave umanitaria.

La Alan Kurdi verso Lampedusa

A bordo della nave c’è anche un bimbo di tre anni con una ferita di 10 cm sulla spalla causata da un’arma da fuoco. Lo ha detto la capo missione Barbara Held, spiegando che molti hanno raccontato di “terribili esperienze” passate in Libia. I bimbi a bordo sono tre, due le donne, di cui una incinta. “Stiamo andando – ha spiegato Held – a Lampedusa e spero che troveremo un porto sicuro che definitivamente non è in Libia. La gente soccorsa ci ha detto che prima di tornare in Libia preferirebbero affogare in mare. Non lasceremo che ciò accada”.

“La nave Alan Kurdi, attualmente a 30 miglia dalle coste della Libia, ha RIFIUTATO il porto di Tripoli assegnatole dalla Guardia costiera libica… Ci risiamo, ONG tedesca se ne frega delle autorità internazionali. Io non mollo!”, ha scritto ieri Salvini dimenticando che la Libia non è un porto sicuro, come gli ha spiegato di recente anche Patronaggio.

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