Detrazioni e deduzioni: tutti i bonus fiscali a rischio se non paghi in contanti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-25

La manovra prevede un regime misto: si potrà continuare a pagare in contanti medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o accreditate al Servizio sanitario nazionale; tutte le altre spese detraibili al 19% andranno saldate con versamento bancario o postale, oppure con altri mezzi tracciabili

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La norma della Legge di Bilancio 2020 che dal primo gennaio imporrà di pagare con mezzi tracciabili le spese detraibili al 19% se si vuole avere lo sconto fiscale rischia di far perdere molti bonus fiscali ai contribuenti italiani. Spiega oggi Il Sole 24 Ore che secondo la relazione tecnica al Ddl di Bilancio, l’Erario risparmierà 496 milioni su 3,2 miliardi di detrazioni interessate dal nuovo obbligo, perché una parte di spese sarà ancora pagata in contanti.

Detrazioni e deduzioni: tutti i bonus fiscali a rischio se non paghi in contanti

Sull’attendibilità di questa stima ha sollevato più di un dubbio il Servizio bilancio del Senato. Ma è il principio che conta: si potrebbe arrivare a una limatura “di fatto” di quelle tax expenditures il cui utilizzo è lievitato negli anni della dichiarazione precompilata. Basti pensare che tra il 2014 e il 2018 i beneficiari delle detrazioni al 19% sono cresciuti del 6,7%, cioè di 1,3 milioni (da statistiche delle Finanze). Ora potrebbero tornare a scendere.

Il Caf Acli ha monitorato per Il Sole 24 Ore del Lunedì 51 bonus fiscali (tra detrazioni e deduzioni) inseriti in 1,3 milioni di dichiarazioni dei redditi presentate quest’anno. Per dieci di queste agevolazioni il cash è già vietato, per altre 23 è di fatto impossibile. «Pensiamo ai premi assicurativi, che nessun assicuratore può più incassare in contanti, o alla rata del mutuo, o ancora alle tasse universitarie», spiega Paolo Conti, direttore generale del Caf Acli.

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Bonus fiscali, come cambiano le modalità di pagamento (Il Sole 24 Ore, 25 novembre 2019)

Restano 18 spese per le quali il contante è utilizzabile. Su 15 di queste – detraibili al 19% – si propone di intervenire dal 2020 la manovra. Lo sconto più diffuso è quello sulle spese mediche, inserite nel 75,3% dei modelli 730 e Redditi presentati tramite il Caf Acli. Seguono le spese per attività sportive dei bambini e dei ragazzi (7,2%), gli abbonamenti a bus, metro e tram (5,9%), le spese veterinarie (5,9%) e quelle funebri (2,1%). Sotto l’1%, invece, i bonus sull’affitto degli universitari, le parcelle agli agenti immobiliari, le spese per il restauro di beni vincolati e quelle per disturbi certificati dell’apprendimento.

Il quotidiano ricorda che la manovra prevede un regime misto: si potrà continuare a pagare in contanti medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o accreditate al Servizio sanitario nazionale; tutte le altre spese detraibili al 19% andranno saldate con versamento bancario o postale, oppure con altri mezzi tracciabili (carte di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).

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