Il default dell’Argentina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-30

I 110 miliardi di dollari caduti in “selective default” sono suddivisi in tre categorie di possessori: 57 miliardi di dollari, comprensivi di “Letes, Lecap, Lecer, Lelink”, ovvero una sorta di BoT, (con scadenza nel 2020) e bond emessi da Macri, oltre a 44 miliardi riferiti ai debiti con il Fmi (scadenza 2020)

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L’Argentina ha chiesto al Fondo monetario un riscadenziamento del debito di 57 miliardi che ha nei confronti dell’istituzione internazionale. La richiesta e’ stata fatta dal neo ministro dell’economia Hernan Lacunza. Il riscadenziamento del debito, in valuta locale ed estera, mira a dare stabilita’ alla moneta Argentina, il peso, dopo che le preoccupazioni sulla stabilità del paese e la sua capacità di ripagare il debito hanno provocato una forte svalutazione all’inizio di agosto. Il riscadenziamento del debito, ha osservato Lacunza, consentirebbe all’Argentina di posticipare dal 2020 al 2023 le restrizioni finanziarie legate al rimborso. Spiega oggi Il Sole 24 Ore:

Una sconfitta bruciante per Macri che incolpa «il governo che verrà», quello peronista. L’ironia e i paradossi retorici non mancano mai, in Argentina. Proprio come l’instabilità macrofinanziaria e le svalutazioni senza fine. “El atroz encanto de ser argentinos”, l’Atroce meraviglia d’essere argentini, è il titolo di un bel libro scritto da Marco Aguinis. Il ministro delle Finanze argentino, Hernan Lacunza, ha annunciato che il governo rinegozierà il suo debito estero a corto, medio e lungo periodo, «senza tagli di capitale e interessi, ma per ricercare tempi più lunghi che permettano di dare stabilità all’economia, riducano l’inflazione e mettano sotto controllo il cambio con il dollaro».

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Il default dell’Argentina (Il Sole 24 Ore, 30 agosto 2019)

I 110 miliardi di dollari caduti in “selective default” sono suddivisi in tre categorie di possessori: 57 miliardi di dollari, comprensivi di “Letes, Lecap, Lecer, Lelink”, ovvero una sorta di BoT, (con scadenza nel 2020) e bond emessi da Macri, oltre a 44 miliardi riferiti ai debiti con il Fmi (scadenza 2020) e 9 infine miliardi di dollari, quelli che il Fondo dovrà erogare nei prossimi giorni, come pattuito dall’accordo stipulato alcuni mesi fa. Il Fondo monetario internazionale ha dichiarato che «sta analizzando l’operazione riguardante il debito annunciata dal governo dell’Argentina, per valutarne l’impatto». Lo ha dichiarato il portavoce del Fondo, Gerry Rice.

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