Decreto Rilancio: tutti i numeri della manovra

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-11

La manovra monstre anti-crisi ha oltre 155 miliardi in termini di saldo netto da finanziare, alimentata da 55 miliardi di nuovo indebitamento. Il testo rifinanzia molte delle misure del decreto Marzo e introduce nuovi interventi per uscire dall’emergenza

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Il Decreto Rilancio non è ancora stato varato dal governo a causa del rimpallo tra Palazzo Chigi e via XX Settembre e delle tensioni interne alla maggioranza, ma il Sole 24 Ore oggi pubblica un riepilogo dei numeri della manovra tra saldo netto da finanziare, fabbisogno e deficit.

Decreto Rilancio: tutti i numeri della manovra

La manovra monstre anti-crisi ha oltre 155 miliardi in termini di saldo netto da finanziare, alimentata da 55 miliardi di nuovo indebitamento. Il testo rifinanzia molte delle misure del decreto Marzo e introduce nuovi interventi per uscire dall’emergenza, ma fa anche calare definitivamente il sipario sulla lunga stagione delle clausole di salvaguardia fiscali (in primis in 20,1 miliardi aumenti Iva del 2021), rinvia al prossimo anno la plastic e la sugar tax nate con l’ultima legge di bilancio e apre la strada alla creazione dell’annunciata “newco” per il salvataggio di Alitalia.

Il testo mette sul piatto 30 miliardi per sanità (4,3) e lavoro (25,6), con 14,6 miliardi assorbiti dal rifinanziamento di Cig e Naspi, altri due dal Fondo di integrazione salariale e soltanto uno dal Reddito di emergenza configurato in versione temporanea, limitata a due tranche. E lo stesso articolato chiude la lunga partita tra Regioni ed enti locali da una parte e l’esecutivo dall’altra, su uno stanziamento di 17,6 miliardi, anche se gli spazi di deficit utilizzati si fermano a 5,6 miliardi.

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Decreto rilancio: i numeri della manovra (Il Sole 24 Ore, 11 maggio 2020)

Confermati i 10 miliardi da destinare ai nuovi aiuti alle imprese, su cui però il Governo ha più volte corretto la rotta anche per effetto delle indicazione arrivate da Bruxelles sul Temporary framework. Tenendo conto anche delle annunciate garanzie su liquidità e crediti commerciali e dei 50 miliardi sul fronte della capitalizzazione, in cui sono inglobati anche i 3 miliardi con i quali il ministero dell’Economia è autorizzato a partecipare alla Newco per il mantenimento in vita di Alitalia, alla voce attività produttive e credito sono associati 94,3 miliardi ma con un utilizzazione de nuovi spazi di disavanzo per 14,3 miliardi.

I 258 articoli della bozza del Decreto Rilancio

La bozza consta di 258 articoli, o attraversati da un lungo serpentone di agevolazioni e sconti fiscali che traina 4,1 miliardi: quasi un terzo è destinato alla voce affitti dal quale vengono attinte le risorse anche per il credito d’imposta del 60% sulle locazioni a uso non abitativo.

Altri 600 milioni serviranno per consentire all’Authority di regolazione per l’energia (Arera) di alleggerire il peso delle quote fisse delle bollette elettriche, prime fra tutte quelle a carico delle piccole attività produttive e commerciali, che stanno patendo maggiorente la crisi. E a metà strada da fisco e sanità è lo stop per tutto il 2020 all’Iva su mascherine, gel disinfettanti e tutti i dispositivi di protezione sanitaria dal Coronavirus. Attenzione: dal 1° gennaio 2021 l’aliquota Iva scende dal 22% al 5 per cento.

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Gli effetti delle misure (Il Messaggero, 11 maggio 2020)

La manovra conferma un contributo di quasi 3,5 miliardi ai settori del turismo della cultura e dello sport, in gran parte coperti facendo leva sui nuovi spazi di deficit (circa 2,9 miliardi). Il pilastro su cui poggia questo pacchetto è il bonus vacanza fino a 500 euro per i nuclei familiari con un Isee non superiore ai 35mila euro. Alle attività sportive vengono invece destinati 225 milioni tra indennità, Cig (ai “subordinati”) e Fondo salvasport, che potrebbe essere ulteriormente finanziato con una quota (forse fino all’1%), sul totale della raccolta da scommesse su eventi sportivi.

Tra i numerosi fondi rifinanziati c’è quello per le emergenze con 1,5 miliardi, che per due terzi (1 miliardo) sono assegnati alla struttura del commissario straordinario, Domenico Arcuri. In ballo anche l’IRAP di giugno cancellata.

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