L’IRAP di giugno cancellata e i contributi a fondo perduto alle imprese

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-11

Gli aiuti saranno assegnati a quelle con ricavi non superiori ai 5 milioni nello scorso periodo d’imposta, sulla base delle riduzioni di fatturato effettivamente subite: il fatturato di aprile 2020 dovrà risultare inferiore ai due terzi di quello dello stesso mese del 2019

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L’IRAP di giugno verrà cancellata dal governo che prepara anche aiuti a fondo perduto alle imprese. Mentre il decreto Aprile, poi diventato decreto Maggio e oggi decreto Rilancio, ancora non ha visto la luce per i rimpalli tra Palazzo Chigi e via XX Settembre, il Messaggero scrive che il provvedimento conferma per molti capitoli l’impostazione del precedente decreto “Cura Italia” confermando i sussidi e gli stanziamenti per la Cassa integrazione.

L’IRAP di giugno cancellata

Ma aggiunge nuove misure per le categorie che erano rimaste escluse, a partire dai lavoratori domestici per arrivare al mondo dei bisognosi (spesso intrecciato a quello del lavoro nero) con il reddito di emergenza che però non sarà cumulabile con il reddito di cittadinanza.

Sul versante delle famiglie una misura importante anche sul piano simbolico è il cosiddetto tax credit che dovrebbe aiutare gli italiani a fare queste estate vacanze nel nostro Paese. Nel dettaglio, ai nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 35 mila euro verrebbe riconosciuto un credito d’imposta in corrispondenza delle spese per servizi turistici in ambito nazionale. Il credito è utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare nella misura di 500 euro per ogni nucleo familiare.

Il credito è fruibile nella misura del 90 per cento in forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta, e per il 10 per cento in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi.

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Gli effetti delle misure (Il Messaggero, 11 maggio 2020)

Perquanto riguarda le imprese, la novità più importante riguarda Irap e contributi a fondo perduto.

Gli aiuti saranno assegnati a quelle con ricavi non superiori ai 5 milioni nello scorso periodo d’imposta, sulla base delle riduzioni di fatturato effettivamente subite: il fatturato di aprile 2020 dovrà risultare inferiore ai due terzi di quello dello stesso mese del 2019. L’ammontare è definito con percentuali variabili: 25 per cento della riduzione di fatturato per i soggetti con ricavi fino a 100 mila euro, 20 per cento fino a 400 mila euro e 15 per cento tra 400 mila e euro e 5 milioni. C’è comunque un importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per gli altri soggetti.

La richiesta va presentata all’Agenzia delle Entrate che provvede ad accreditare la somma direttamente sul conto corrente e poi effettuerà i controlli. Sempre a beneficio delle aziende che hanno subito perdite – e questa è una novità delle ultime ore – il ministro Gualtieri ha spiegato che verrà «abbuonata», la rata Irap di saldo-acconto in pagamento a giugno. Si tratta di un chiaro e significativo segnale di risposta alle richieste venute da Confindustria e altre associazioni di categoria proprio sul tema Irap: un’apertura anticipata dal ministro anche nell’intervista di ieri al Messaggero.

Un’altra misura punta a rafforzare il patrimonio delle imprese di medie dimensioni, che abbiano subito una perdita di fatturato di almeno il 33 per cento a marzo-aprile  2020: per loro è istituita una specifica detrazione di imposta in caso di aumento di capitale non inferiore a 250 mila euro realizzato entro la fine dell’anno.Sarà possibile anche chiedere l’intervento di Invitalia, mentre per le grandi imprese il supporto alla patrimonializzazione verrà da Cdp con modalità da definire.

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