L’ideona tedesca per dimezzare il debito dell’Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-28

Karsten Wendorff, capo della divisione finanze pubbliche della Bundesbank, spiega il suo piano alla FAZ: obbligare gli italiani a sottoscrivere titoli pubblici per il 20% del loro patrimonio

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Karsten Wendorff, economista, a capo della divisione Finanze pubbliche della Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha inviato contributo alla Faz a «titolo personale» in cui delinea un piano per dimezzare il debito pubblico dell’Italia che prevede l’obbligo di sottoscrizione di «titoli di Stato di solidarietà» per il 20% del loro patrimonio netto, emessi da un Fondo salva-Stato domestico. Della proposta parla oggi Il Sole 24 Ore:

La Bundesbank ha più volte proposto strumenti innovativi per risolvere il problema del salvataggio di Stati «troppo grandi per fallire e per essere salvati». Uno dei più recenti non ha fatto molta strada perché può trasformarsi in un “profezia che si autoavvera”: inserire nei nuovi titoli di Stato una clausola in base alla quale nel momento in cui il Paese chiede aiuto all’Esm, il titolo di Stato automaticamente allunga la sua scadenza di tre anni, per consentire all’Esm di tamponare una crisi di liquidità dello Stato (mai il salvataggio di uno Paese in default) senza dover rifinanziare il debito in scadenza nei primi tre anni di aiuti. Quest’ultima proposta ora va oltre perché fa a meno dell’Esm.

Ed è tagliata su misura per essere indossata dall’Italia: Wendorff infatti cita il ministro Paolo Savona il quale auspica che sia la Bce a garantire il debito pubblico italiano per abbattere lo spread; e cita il vicepremier Matteo Salvini che sbandiera la grande ricchezza degli italiani. L’economista della Buba unisce le due cose e rilancia . Il Piano Savona viene riconvertito in chiave domestica: non l’Esm, né la Bce ma un fondo salva-Stato domestico che emette titoli di solidarietà da far sottoscrivere forzatamente agli italiani, con il 20% della loro ricchezza.

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Il debito pubblico da Prodi a Renzi (Il Fatto, 18 gennaio 2017)

Proprio perché, come dice Salvini, la ricchezza degli italiani è molto vasta, secondo Wendorff la metà del debito pubblico negoziabile italiano potrebbe essere convertito in questi titoli di solidarietà, riducendo al contempo significativamente l’esposizione al rischio sovrano delle banche italiane.

«I potenziali rischi di un default verrebbero trasferiti dal sistema bancario alle famiglie italiane benestanti», questa la tesi: a quel punto gli elettori italiani sarebbero più interessati alla sostenibilità dei conti pubblici, auspica l’economista tedesco, espressione di un Paese dove i politici, per raccogliere voti in campagna elettorale, sbandierano il traguardo del debito/Pil sotto il 60 per cento.

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