Opinioni
Davide Vannoni arrestato per Stamina
dipocheparole 26/04/2017
Davide Vannoni è stato fermato dai carabinieri nell’ambito di una nuova inchiesta sul metodo Stamina. Vannoni è indagato a Torino per associazione per delinquere. L’accusa è di aver continuato all’estero la pratica del metodo Stamina. L’anno scorso alcuni pazienti di Vannoni erano andati in Georgia per effettuare le infusioni. In Italia lo stop al mercato […]
Davide Vannoni è stato fermato dai carabinieri nell’ambito di una nuova inchiesta sul metodo Stamina. Vannoni è indagato a Torino per associazione per delinquere. L’accusa è di aver continuato all’estero la pratica del metodo Stamina. L’anno scorso alcuni pazienti di Vannoni erano andati in Georgia per effettuare le infusioni. In Italia lo stop al mercato era arrivato dalle autorità giudiziarie e sanitarie, con due bocciature da parte di altrettanti comitati scientifici. Proprio questa documentazione aveva portato il governo di Tbilisi a porre fine alle sue attività anche in quel Paese.
Vannoni aveva promesso al tribunale di fermare la sua “sperimentazione” e poi patteggiato la pena, scatenando la rabbia dei suoi sostenitori. La ripresa dell’attività in Georgia, dove Vannoni ha radunato in poco tempo 750 pazienti, ha probabilmente convinto la procura di Torino a muoversi nei confronti del sostenitore del metodo Stamina, sponsorizzato all’epoca in tv da Giulio Golia e le Iene e poi rivelatosi una colossale truffa inutile per la salute dei pazienti. A confermare lo stato di fermo il suo legale, Liborio Cataliotti, che ha precisato che è stato il suo stesso assistito ad informarlo del nuovo provvedimento che sarebbe scattato per un pericolo di fuga. Quando patteggiò la condanna a un anno e dieci mesi nel 2015 Vannoni si impegnò a non proseguire le sue attività, bocciate dalla comunità scientifica.
Vannoni è accusato di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, truffa aggravata, somministrazione di farmaci non conformi quanto alle attività di trattamento di gravi malattie neurodegenerative. L’inchiesta della Procura di Torino coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo e dal sostituto procuratore Alessandro Aghemo. La procura della Repubblica, non potendo attendere la decisione sulla richiesta della custodia cautelare inoltrata al Gip, ne ha quindi ordinato il fermo, che è stato eseguito dai Nas. Il guru di Stamina stava cercando una nuova località tra Ucraina, Bielorussia e Santo Domingo dove curare i pazienti con il metodo. In Georgia una cinquantina di pazienti italiani pagavano fino a 27mila euro per usufruire delle cure. I militari hanno perquisito le abitazioni della biologa Erica Molino (che come Vannoni aveva patteggiato nel processo torinese) e di Rosalinda La Barbera, presidente dell’associazione Prostamina Life, che si occupava del reclutamento dei malati affetti da malattie neurodegenerative, anche appoggiandosi a un tour operator georgiano. Nella nuova inchiesta coordinata dal pm Vincenzo Pacileo ci sarebbero almeno sette indagati.