L’imbarazzante silenzio di +Europa sulla candidatura del free-vax

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-02-12

Nessuna presa di posizione pubblica da parte di +Europa e dei Radicali di Roma sulla candidatura di Tutino. E nel frattempo anche la “dissociazione” dei Radicali Roma di ieri è scomparsa. Tutino invece è saldamente al suo posto e continua a difendere le sue tesi antiscientifiche in nome di una supposta anticostituzionalità della Legge Lorenzin. Questo è il partito pro-scienza, raga!

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Nel 1965 Marco Pannella e Mauro Mellini inventano il radicalismo referendario. Nel 1995 Marco Pannella e Emma Bonino inventano il radicalismo pragmatico. Nel 2018 Emma Bonino e Riccardo Magi inventano il radicalismo ridicolo. Davide Tutino, già consigliere comunale a Roma durante la scorsa consiliatura e oggi candidato al Consiglio Regionale del Lazio con +Europa, la nuova lista radicale di Emma Bonino domenica ha rilasciato interessanti dichiarazioni al Tempo in materia di obbligo vaccinale spiegando di essere fermamente contro la legge che reintroduce l’obbligo vaccinale per l’accesso a scuola.

+Europa ha perso la password di Facebook?

Non solo Tutino la considera anticostituzionale (nonostante una sentenza molto chiara della Corte Costituzionale in proposito) ma ha fatto sapere che proporrà di dare 600 euro a chi non vaccina i figli per risarcirli della multa da 500 euro che dovrebbero pagare in caso di mancato adempimento dell’obbligo. Proposte legittime, anche se antiscientifiche, se non fosse che a livello nazionale +Europa è alleata del Partito Democratico e che in Lazio sostiene il Presidente uscente Nicola Zingaretti che ha sempre fatto sapere di essere favorevole all’obbligo vaccinale. Ad aggiungere imbarazzo ad una candidatura già di per sé problematica è arrivato poi il comunicato  (pubblicato ieri dalle agenzie di stampa) del segretario di Radicali Roma e capolista a Roma della lista «+Europa con Emma Bonino» Alessandro Capriccioli che si smarca dalle posizioni di Tutino sostenendo che ciascuno ha il diritto di esprimere liberamente le sue opinioni. Compresa evidentemente quella di dire che una legge è incostituzionale anche quando non lo è.

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La sezione comunicati del sito di Alessandro Capriccioli (via Metilparaben.it)

La faccenda interessante è che né sul profilo né sulla pagina di Capriccioli è riportata quella nota con la quale +Europa si dissociava da Tutino. Non solo. Il comunicato non è riportato né sul sito nazionale del partito di Emma Bonino, né sulla pagina Facebook di +Europa per il Lazio e tanto meno sul sito e sulla pagina Facebook dei Radicali di Roma. Non solo: non si ritrova più nemmeno nei lanci di agenzia. Insomma sembra quasi che dopo una ferma e decisa (si fa per dire) presa di posizione sulle opinioni antiscientifiche di Tutino ora i Radicali e +Europa stiano semplicemente ignorando il problema. Nel frattempo Tutino, per dimostrare di essere una brava persona, continua ininterrottamente a postare appelli su Facebook, nella speranza di nascondere dalla cronologia dei post recenti quelli contro la Legge Lorenzin.

La pacata reazione della galassia rrradigale alla candidatura di Tutino

A pensar male si potrebbe dire che i Radicali e gli esponenti di +Europa si vergognino sia della posizione di Tutino sia della “dissociazione” che nel frattempo è scomparsa dalle agenzie di stampa. Diversi utenti sul profilo di Capriccioli chiedono conto della candidatura di Tutino e si sono già resi conto che senza una presa di posizione pubblica la dichiarazione del Segretario di Radicali Roma non ha alcun valore. E dal momento che non c’è stata alcuna dichiarazione pubblica gli elettori possono trarne le dovute conseguenze.

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Altrove su Facebook Tutino risponde con un “mi ha canddiato Pannella” a chi gli chiede chi lo ha candidato e ironizza sul fatto che sia “un infiltrato del M5S”. Anche la dichiarazione di Capriccioli “la scelta di candidare Tutino…” non viene presa molto sul serio mentre il candidato fa sapere che lui sta semplicemente seguendo la linea di Pannella allorquando disse “il potere ci imporrà la sua idea di salute”.

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Sul profilo di Tutino, che è docente in un liceo romano (vale la pena ricordare che l’obbligo è in vigore fino ai sedici anni), si discute animatamente sulle sue posizioni no-vax. Tutino ripropone la balla che i neo-vaccinati sono contagiosi e quindi dovrebbero stare a casa da scuola ma non affronta la questione di cosa dovrebbero fare i bambini immunodepressi se in classe si trovano un compagno figlio di Genitori Informati.

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Tutino, consapevole che nessuno ha davvero preso le distanze dalle sue posizioni antiscientifiche continua a difendere la scelta di fare homeschooling per evitare di doversi sottoporre all’obbligo vaccinale. Ma sono in pochi a contestare il candidato alle regionali e la linea del partito. La maggior parte dei Radicali romani sembra invece aver perso la password del proprio profilo social preferito o aver dimenticato come si scrive.

Leggi sull’argomento: Davide Tutino: le sciocchezze sui vaccini del candidato di Zingaretti e Bonino

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