Damiano Tommasi parteciperà al Verona Pride di sabato 16 luglio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-14

Il neo-sindaco della città scaligera porterà il suo saluto all’inizio della manifestazione. Un gesto che rappresenta un vero e proprio cambio di passo

article-post

Aveva promesso un cambio di passo sui diritti civili e sociali e così è stato fin dall’inizio del suo mandato. Il nuovo sindaco di Verona, Damiano Tommasi, ha annunciato la sua partecipazione dal Pride in programma nel pomeriggio di sabato 16 luglio per le strade della città scaligera. Un notevole punto di rottura rispetto al recente passato, dove il Comune ha sempre fatto mancare il proprio appoggio – anche simbolico – all’evento per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone che fanno parte della comunità LGBTQ+.

Damiano Tommasi parteciperà al Verona Pride di sabato 16 luglio

Il primo cittadino, dunque, saluterà tutti i partecipanti alla partenza della variopinta marcia che riempirà le strade di Verona. Una città che ha ancora in vigore quelle mozioni omofobe datate 1995, tra cui è presente l’impegno del Comune a non riconoscere la parificazione dei diritti tra le coppie omosessuali e quelle eterosessuali. Norme interne che sono tuttora in vigore e che lo stesso Damiano Tommasi si è impegnato a cancellare, grazie al supporto della maggioranza in Consiglio Comunale e della Giunta con cui amministrerà la città per i prossimi 5 anni.

Lo stesso ex calciatore, infatti, dopo aver annunciato al comitato promotore del Verona Pride la sua partecipazione all’evento di sabato, ha ricordato uno spezzone del suo passato. Un’esperienza di vita vissuta che serve a far aprire gli occhi sul come vecchi retaggi culturali (oggetto di una mercificazione politico-elettorale per tanti anni) debbano essere necessariamente scardinati:

“Sul tema dei diritti civili, troppo spesso si dimentica la fatica fatta per conquistarli. Io sono stato un obiettore di coscienza, ma fino a qualche tempo prima, chi faceva la mia scelta rischiava tre anni di carcere”.

Eventi del passato che si ripropongono in chiave moderna. Per questo, dopo il Verona Pride, serviranno mosse tangibili per cancellare quell’atteggiamento omofobico che la politica veronese ha avuto per anni. Nonostante le leggi e i diritti acquisiti.

Potrebbe interessarti anche