Da quando non è più al governo Salvini fa leggi di bilancio come se non ci fosse un domani

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-09-30

Da quando non è più al governo, il Capitano propone leggi di bilancio come se non ci fosse un domani, promettendo di tutto e di più. Eppure ha preferito il Papeete alla Stanza dei Bottoni. Come mai?

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Matteo Salvini poteva scrivere una legge di bilancio imponendo, grazie al suo peso politico, tutte le decisioni che riteneva necessario prendere nel governo Lega-M5S. Non lo ha fatto perché preferiva tornare prima al voto allo scopo di garantire più poltrone ai suoi scatenando così quella che rimarrà nella storia come la crisi del Mojito al Papeete.

Da quando non è più al governo Salvini fa leggi di bilancio come se non ci fosse un domani

Ma da quando non è più al governo, il Capitano propone leggi di bilancio come se non ci fosse un domani, promettendo di tutto e di più. Tranne una cosa. Oggi infatti, intervistato da Radio24, è tornato a promettere il bengodi: – “Noi presenteremo la nostra manovra economica con la flat tax, con la pace fiscale, il blocco dell’Iva…”, ha detto. Ma qualcosa si è rimangiato: ci sarà anche l’abolizione delle accise promessa in campagna elettorale? “No, non quest’anno”, ha tagliato corto il leader della Lega. Ora, non è difficile comprendere che se non sei al governo puoi promettere qualsiasi cosa visto che l’effetto di quello che proponi non si rifletterà né sullo spread né sui rapporti con l’Unione Europea. Quindi non è difficile immaginare che Salvini possa promettere tagli di tasse un po’ a tutti.

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Lo spread ad agosto (La Repubblica, 29 agosto 2019)

I dati di fatto però rimangono due, anzi tre. Il primo è che non ha fatto la flat tax mentre era al governo. Il secondo è che quando c’era da fare la flat tax ha abbandonato il governo. Il terzo, ricordato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, è che la flat tax sarebbe iniqua. Certo, oggi Salvini può promettere il ricorso al deficit per le coperture, eppure è stato il governo con Salvini a retrocedere all’epoca della prima legge di bilancio e il Capitano accettò il compromesso visto che nel frattempo l’economia italiana cominciava a traballare. C’è però da registrare che mentre nel 2018 Salvini diceva che al primo consiglio dei ministri da lui presieduto avrebbe tagliato le accise, adesso non è più possibile per lui tagliare le accise “subito”. Tra poco arriverà anche al concetto che a fare le leggi di bilancio in deficit sono buoni tutti.

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