Fact checking
Perché la polizia di Las Vegas vuole il DNA di Cristiano Ronaldo
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2019-01-11
La polizia di Las Vegas ha chiesto di poter confrontare il DNA del calciatore con alcune tracce presenti sul vestito di Kathryn Mayorga, una modella che accusa Ronaldo di averla violentata nella notte tra il 12 e il 13 giugno del 2009. La vicenda, conclusasi con un accordo riservato tra le parti, era tornata alla luce con i Football Leaks
Dodici giugno 2009: Cristiano Ronaldo è a Las Vegas per festeggiare il suo passaggio dal Manchester United al Real Madrid. In un club – il Rain – Ronaldo viene paparazzato in compagnia di una ragazza, la modella venticinquenne Kathryn Mayorga. Il party si sposta poi in una stanza d’albergo – al Palms Hotel and Casino – dove i due hanno consumato un rapporto sessuale. Secondo Ronaldo si è trattato di un rapporto consensuale, Mayorga invece accusa il calciatore di averla violentata. La storia è tornata alla luce qualche mese fa quando la modella è tornata a lanciare accuse contro l’attaccante della Juventus.
Le accuse di stupro a Ronaldo da parte di Kathryn Mayorga
All’epoca la vicenda si era conclusa con il ritiro della denuncia da parte di Mayorga. La modella infatti il giorno successivo al fatto era andata dalla polizia dove aveva denunciata di essere stata violentata da “un personaggio famoso” (il nome di Ronaldo non compariva nei verbali). Nel gennaio del 2010 i legali delle due parti raggiungeranno un accordo: la modella avrebbe accettato di non portare avanti in futuro alcuna azione penale nei confronti di CR7 impegnandosi a non parlare pubblicamente della vicenda. Ronaldo ha pagato 375 mila dollari per pagare il silenzio della Mayorga.
Ad ottobre scorso Der Spiegel ha pubblicato le foto dell’accordo e in un passaggio, una sorta di questionario con domande poste a Ronaldo, il calciatore smentisce la versione secondo la quale si sarebbe trattato di un rapporto sessuale consensuale (versione fornita in un secondo momento). Successivamente la modella ha annunciato l’intenzione di sporgere denuncia contro Ronaldo e per questo motivo la polizia di Las Vegas ha riaperto il caso.
Le due versioni di Ronaldo
Si arriva quindi a questi giorni e alla richiesta da parte della LVMPD di ottenere un campione di DNA per confrontarlo con il profilo genetico di alcune tracce rinvenute sul vestito che la Mayorga indossava la sera del presunto stupro. Nulla di strano secondo i legali dello juventino che in un comunicato stampa hanno ricordato che «Mister Ronaldo ha sempre sostenuto — e sostiene oggi — che ciò che è accaduto a Las Vegas nel 2009 è stato un atto consensuale. Così non è sorprendente né che il suo Dna sia presente né che la polizia abbia inoltrato questa richiesta standard per una parte della propria indagine». Insomma dal momento che Ronaldo non ha mai negato che ci sia stato un rapporto sessuale è perfettamente normale la presenza di tracce di DNA sul vestito della donna.
Ma perché la Mayorga è tornata ad accusare Ronaldo? La modella sostiene di essere stata raggirata con quell’accordo dal momento che la sua unica richiesta non sarebbe stata rispettata. La venticinquenne aveva chiesto di consegnare a Ronaldo dove aveva scritto «Ho urlato no, no no, no, no, ancora e ancora. Ti ho pregato di smettere… Spero ti renda conto di quello che hai fatto e che tu abbia imparato da questo terribile errore. Non prendere la vita di un’altra donna come hai fatto con la mia… Non mi importa dei tuoi soldi, quella era l’ultima cosa che volevo!! Volevo giustizia!».
A complicare le cose per il calciatore la pubblicazione all’interno dei Football leaks di uno scambio di email tra Ronaldo e i suoi legali dove il calciatore dichiara che la donna aveva detto “no e stop diverse volte“. Per i legali della Mayorga ci sono elementi a sufficienza per riaprire il caso, in Nevada la legge prevede che un’azione penale per casi di violenza sessuale possa essere promossa entro vent’anni dalla data del presunto stupro.
Foto copertina un frame del video di Ronaldo con Kathryn Mayorga