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La storia dell’accusa di stupro di Kathry Mayorga a Cristiano Ronaldo
Giovanni Drogo 08/10/2018
La pubblicazione di un accordo stipulato nel 2010 tra l’attaccante della Juventus e una modella statunitense ha riacceso i riflettori sulla vita sessuale del campione portoghese. Due donne lo accusano di stupro. Lui si difende dicendo di avere la coscienza pulita e il premier portoghese Costa invoca la presunzione d’innocenza. Ecco tutto quello che c’è da sapere
Il settimanale tedesco Der Spiegel ha pubblicato le carte dell’accordo extragiudiziale da 375mila dollari stipulato dall’attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo e dall’ex modella Kathryn Mayorga. Il documento, datato 2010, fa riferimento ad un episodio di violenza sessuale perpetrato la notte del 13 giugno 2009 nella suite 57306 del Palms Place Hotel a Las Vegas.
L’accordo tra Cristiano Ronaldo e Kathryn Mayorga
Nel documento, emerso in seguito al Footbal Leaks sugli affari sporchi del mondo del calcio, Kathryn Mayorga acconsente a non portare avanti in futuro alcuna azione penale nei confronti di CR7 e si impegna a non parlare pubblicamente della vicenda. Anche tutti coloro che all’epoca erano a conoscenza del fatto furono vincolati al silenzio. Un accordo che avrebbe dovuto rimanere segreto e la cui veridicità non è stata smentita dai legali dello juventino.
Quell’estate Cristiano Ronaldo, all’epoca 24enne, avrebbe poi ufficializzato il trasferimento dal Manchester United al Real Madrid, per la cifra record di 94 milioni di euro. Il giocatore si era concesso una vacanza negli States e in un night club di Las Vegas – il Rain – aveva incontrato la modella 25enne. La coppia venne paparazzata dai fotografi la sera del 12 giugno, un venerdì.
Ma nel documento pubblicato da Der Spiegel c’è dell’altro. Ci sono infatti alcune domande, una sorta di questionario, poste a Ronaldo dove il calciatore smentisce la versione secondo la quale si sarebbe trattato di un rapporto sessuale consensuale (versione fornita in un secondo momento). La modella avrebbe avanzato un’unica richiesta: la consegna a Ronaldo di una lettera dove ha scritto «Ho urlato no, no no, no, no, ancora e ancora. Ti ho pregato di smettere… Spero ti renda conto di quello che hai fatto e che tu abbia imparato da questo terribile errore. Non prendere la vita di un’altra donna come hai fatto con la mia… Non mi importa dei tuoi soldi, quella era l’ultima cosa che volevo!! Volevo giustizia!». Lettera che però non sarebbe stata recapitata e che quindi potrebbe invalidare l’accordo.
Le due versioni sull’incontro sessuale a Las Vegas
Ronaldo racconta che la Mayorga «Ripeteva: no, non farlo, io non sono come tutte le altre…» e che la modella «Ha detto “no” e “basta” svariate volte». Sufficiente per far dubitare che si sia trattato di sesso consenziente. La versione della modella, pubblicata nei giorni scorsi sul settimanale tedesco, è ancora più cruda nei suoi dettagli. Si inizia con Ronaldo che entra improvvisamente in bagno dove la ragazza si stava cambiando per andare nella jacuzzi ed era con addosso solo le mutandine: «Ronaldo entra improvvisamente, con il suo pene che pende dai pantaloncini. Mi chiede di toccarglielo per 30 secondi, mi implora di succhiarglielo».
Al diniego della donna Ronaldo reagisce trascinandola nella stanza, mentre la modella tenta di spiegargli che non ha alcuna intenzione di avere un rapporto sessuale: «gli spiego: senti amico, non succederà. Ho voltato le spalle, lui ha cercato di togliermi la biancheria intima, mi proteggevo la vagina con le mani, ed è stato allora che mi è saltato addosso». Successivamente si sarebbe consumata la violenza, un rapporto anale che secondo Kathryn Mayorga sarebbe avvenuto senza preservativo e senza lubrificante. Nell’accordo infatti Ronaldo fornisce il suo test HIV proprio perché il rapporto sessuale “brusco e sbrigativo” è avvenuto senza protezioni.
La difesa d’ufficio del premier portoghese
Si apprende però che tutte le prove relative alla violenza: gli abiti della donna, il verbale della sua dichiarazione resa alla polizia di Las Vegas dove però non veniva fatto il nome di Ronaldo ma si parlava di un “personaggio famoso”, sono scomparse. Durante un’intervista televisiva il primo ministro del Portogallo, Antonio Costa, ha difeso il campione portoghese. «Non è sufficiente essere accusati per diventare colpevoli», ha detto Costa invocando la presunzione d’innocenza aggiungendo che «se c’è qualcosa di cui abbiamo la prova è che (Ronaldo) è uno straordinario professionista, uno straordinario calciatore e qualcuno che ha dato prestigio al Portogallo».
[Fonte: Daily Mail]La scorsa settimana la Mayorga ha deciso di rompere il silenzio, denunciando Ronaldo alla corte penale del Nevada e chiedendo l’annullamento dell’accordo stipulato nel 2010. L’ex modella – che ora fa l’insegnante – è assistita da un nuovo avvocato. Nel 2010 a rappresentarla c’era un legale specializzato in cause per incidenti stradali. Oggi al suo fianco c’è Leslie Mark Stovall, che invece si occupa proprio di casi di violenza sessuale.Ed è stata proprio la Stovall a rivelare alla stampa che ci sarebbe un’altra donna – della quale si ignora al momento l’identità – pronta ad uscire allo scoperto e a denunciare Ronaldo per stupro. Secondo il Sun si tratterebbe invece di una ragazza che ha conosciuto Ronaldo nel 2005 in un hotel a Marylebone a Londra. Ma la versione di questa presunta vittima viene contestata dalla testimonianza di un tassista che la avrebbe riaccompagnata a casa e al quale la donna avrebbe raccontato del “corpo perfetto” dell’allora numero 9 del Manchester.