“Il terrorismo l’ha fatto chi ha detto che il virus era morto”: la risposta perfetta di Crisanti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-16

A Dritto e Rovescio la “famosa esperta” Rosita Celentano si lamenta perché in tv fanno terrorismo ricordando continuamente di lavarsi le mani e mettere la mascherina. La lezione di Crisanti che le risponde

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A Dritto e Rovescio ieri nonostante i numeri del bollettino parlino molto chiaro è stato dato largo spazio alla tesi che parlare dell’epidemia di Coronavirus sui media sia una forma di terrorismo psicologico che mette solo ansia alla gente; la testimonial questa volta è stata niente meno che l’espertona Rosita Celentano che ha spiegato: “io vivo in un terrorismo mediatico che peraltro dice tutto e il contrario di tutto, non solo fra un canale e un altro ma anche semplicemente nello stesso canale da una trasmissione all’altra. In questi mesi non ho mai sentito dire con la stessa frequenza con la quale viene ricordato ‘lavarsi le mani’, ‘mettere la mascherina’, ‘ tenere le distanze’, tutto giustissimo, contemporaneamente non si pensa mai alla salute mentale e psicologica della gente”. Non è chiaro se Rosita Celentano volesse infilare nel calderone del terrorismo mediatico anche la previsione di Andrea Crisanti su un possibile lockdown a Natale. É invece chiarissima la risposta che il il direttore del Laboratorio di Virologia e microbiologia dell’università di Padova.

“Mi permetta di dire una cosa: io penso che il terrorismo l’ha fatto chi ha detto che il virus era morto. E poi per quanto riguarda la signora Rosita beata lei che c’ha avuto l’ansia guardando l’epidemia in televisione. Pensi alle centinaia di migliaia di persone nella sanità che hanno lavorato giorno e notte durante l’epidemia. Non penso che nessuno abbia protestato per l’ansia. Sicuramente la televisione puà creare ansia, non la guardi. Pensi però a tutte le persone che l’ansia ce l’hanno e hanno affrontato la paura di venire contagiati”. Se tante persone la pensano come Rosita Celentano è perché in questi mesi hanno trovato spazio, proprio nella tv che dovrebbe essere ansiogena, messaggi troppo rassicuranti, che invece di spiegare la realtà hanno raccontato la favola della seconda ondata che non sarebbe mai arrivata. Dove sono ora quelli che lo dicevano?

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