Politica
Cosa succede con o senza alleanza tra Pd e M5S: quella simulazione che fa felice Giorgia Meloni
Clarissa Cancelli 16/07/2022
YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co hanno condotto una simulazione elettorale con tre scenari possibili se si dovesse andare al voto

Dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rifiutato le dimissioni di Mario Draghi, bisognerà aspettare il passaggio alle Camere mercoledì. Sarà quello il momento in cui i partiti dovranno esprimere pubblicamente cosa intendono fare. Poi, la resa dei conti. Ma cosa succederebbe se la crisi portasse a nuove elezioni? Per rispondere a questa domanda, YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co hanno condotto una simulazione elettorale con tre scenari, sulla base dell’ultima Supermedia.
Se ci fossero nuove elezioni. Scenario A: Campo largo
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Il Pd si presenta insieme al Movimento 5 Stelle e alla lista unitaria di Sinistra Italiana e Verdi, senza alleanza con i partiti di centro (Azione/+Europa e Italia Viva). In questo caso, il centrodestra vincerebbe 221 seggi su 400 alla Camera e 108 su 200 al Senato, ottenendo quindi la maggioranza assoluta per governare in entrambi i rami per Parlamento.
Scenario B: Campo stretto
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Il Movimento 5 stelle decide di non allinearsi col centrosinistra composto da Pd, Sinistra/Verdi, Azione/+Europa e Italia Viva. In questo caso, secondo la simulazione, il centrodestra arriverebbe ad avere una maggioranza ancora più ampia, sfiorando il 60% dei seggi: 240 alla Camera e 122 al Senato. La spaccatura dell’asse giallo-rosso, infatti, porterebbe il centrodestra a vincere gran parte dei collegi uninominali: la coalizione FdI-Lega-FI se ne aggiudicherebbe 116 su 147 alla Camera e 59 su 74 al Senato. Con la felicità di Giorgia Meloni, insomma.
Scenario C: Campo larghissimo
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