Diasorin: cosa cerca la Procura nel cellulare di Fontana?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-24

La Gdf di Pavia, nell’inchiesta sull’accordo Diasorin-San Matteo, ha effettuato copia forense anche del telefono del governatore Attilio Fontana e della responsabile della sua segreteria Giulia Martinelli e dell’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Cosa cercava?

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Ieri la Gdf di Pavia, per ordine del procuratore Mario Venditti, alle sette del mattino si è presentata a casa del presidente della Regione Attilio Fontana, dell’assessore al Welfare Giulio Gallera e di Giulia Martinelli, responsabile della segreteria del governatore lombardo ed ex compagna di Matteo Salvini: hanno effettuato copia forense dei loro telefoni. La stessa misura è avvenuta anche nei confronti di diverse altre persone, tra cui alcuni funzionari della Regione. Perché la Guardia di Finanza ha “sequestrato” i telefoni dei tre, che va precisato non sono indagati? Spiega Repubblica:

L’inchiesta dei pm di Pavia nasce dall’affidamento diretto per 500mila test sierologici (2 milioni di euro) alla società Diasorin, accordato dal Pirellone e preceduto da una sperimentazione nei laboratori del Policlinico di Pavia San Matteo. Il sospetto dei pm — sulla vicenda indagano anche quelli milanesi — è che «legami politici» possano aver influito sulla scelta di Diasorin come partner del San Matteo. Ovvero che la giunta possa aver imposto i test della società piemontese senza prendere in considerazione altri. Da qui le accuse di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e peculato: «la Diasorin spa ha uffici anche nell’Insubria Biopark a Gerenzano (Varese) — scrivevano i pm nel primo decreto di perquisizione —. Proprio in quel polo scientifico si trova la sede legale della Fondazione Istituto insubrico il cui direttore generale è Andrea Gambini, già commissario della Lega varesina e presidente della Fondazione Irccs Carlo Besta».

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Al centro dell’inchiesta, anche una serie di pagamenti (in epoca pre Covid) a una società di Gambinida parte della Diasorin. Otto gli indagati dalla procura di Pavia: tra questi il direttore del laboratorio di virologia molecolare del San Matteo Fausto Baldanti e il presidente della Fondazione Policlinico San Matteo Alessandro Venturi. Nel decreto di perquisizione esibito ieri dai militari della Guardia di Finanza, si fa riferimento proprio a delle chat che risulterebbero cancellate dal cellulare di Venturi. Le acquisizioni di ieri servono per ricostruire il contenuto laddove facesse riferimento agli argomenti dell’inchiesta.

Intanto  Jacopo Pensa, l’avvocato di Fontana, spiega a Repubblica che con il suo cliente sta valutando di impugnare il provvedimento:  «È grave che la perquisizione sia avvenuta con modalità non pertinenti alle finalità dell’operazione  con un decreto non circostanziato ma applicabile a chiunque, con evidenti criticità di carattere costituzionale, vista la ovvia presenza di conversazioni di carattere istituzionale nel cellulare del presidente Fontana».

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