Cosa c’era scritto negli appunti che Berlusconi rileggeva prima di discutere con La Russa | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-14

Un foglio pieno di nomi e relativi Ministeri. E tra le persone più “citate” c’è Licia Ronzulli

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In attesa del proprio turno per votare il nuovo Presidente del Senato, il leader di Forza Italia ha passato la mattinata di ieri seduto al suo scranno di Palazzo Madama, continuando a fissare e leggere un foglio inserito in una cartellina. Cosa c’era scritto in quegli appunti scritti a penna da Silvio Berlusconi? Probabilmente la causa del caos che ha portato il suo partito a non votare per il candidato di Fratelli d’Italia al Senato, ovvero i desiderata – disattesi – dei Ministeri chiesti a Giorgia Meloni per il governo che nascerà nelle prossime settimane.

Appunti Berlusconi, i desiderata disattesi dell’ex Cavaliere al Senato

Nella video-ricostruzione mandata in onda dallo speciale di Enrico Mentana su La7, emergono particolari dettagli sugli appunti Berlusconi. Su quel foglio si intravedono, infatti, i Ministeri e i nomi di Forza Italia che l’ex Cavaliere vorrebbe all’interno dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni:

Esteri: Antonio Tajani;
Giustizia: Maria Elisabetta Casellati;
Università: Anna Maria Bernini;
Politiche Europee: Licia Ronzulli;
Pubblica Amministrazione: Maurizio Gasparri;
“Altro Ministero”: Alessandro Cattaneo;
Ambiente e Transizione Ecologica: Alessandro Cattaneo;
Turismo: Licia Ronzulli;
Rapporti con il Parlamento: Licia Ronzulli;
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (con delega all’Editoria): Alberto Barachini.

Dunque, secondo gli appunti Berlusconi, Forza Italia avrebbe chiesto almeno 6 ministeri (con nomi che vengono riproposti in diversi dicasteri). E non solo. Come riporta il quotidiano La Repubblica, c’è un altro passaggio all’interno di quel foglio scritto a penna. Perché il leader forzista avrebbe voluto per Licia Ronzulli anche una delega (probabilmente al posto di un Ministero, quindi con la carica di sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio) agli “Anziani” o alla “Famiglia”. Leggendo e rileggendo quel pezzo di carta, il nervosismo dell’ex Cavaliere è cresciuto nel corso della giornata ed è deflagrato con quei pugni battuti sul tavolo e quella discussione con Ignazio La Russa.

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