Cosa bisogna fare per richiedere il reddito di cittadinanza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-05

Le tappe per la richiesta del reddito di cittadinanza, dalla domanda alle Poste fino al rinnovo dopo 18 mesi

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A partire dal 6 marzo sul sito istituzionale www.redditodicittadinanza.gov.it si potrà scaricare e compilare il modulo per chiedere il reddito di cittadinanza. In attesa, c’è un mese di tempo per mettersi in regola con i due documenti fondamentali senza i quali non è possibile richiedere il sostegno: il modulo Isee che certifica la propria situazione patrimoniale e lo «Spid», il Sistema pubblico di identità digitale.Sul sito istituzionale, on line da ieri, sono elencati tutti i requisiti necessari, dal patrimonio immobiliare a quello finanziario, da quello familiare alla cittadinanza (italiana o minimo 10 anni di residenza nel nostro Paese, di cui 2 continuativi). Dal 30 marzo in poi, arriveranno le risposte alle domande: sarà l’Inps a stabilire se si ha diritto e a quanto. La cifra verrà poi caricata ogni mese per 18 mesi su una carta di credito ricaricabile distribuita da Poste Italiane: si dovrà spendere tutta la cifra.

tappe reddito di cittadinanza
Le tappe per avere il reddito di cittadinanza (Corriere della Sera, 5 febbraio 2019)

L’iter per il reddito di cittadinanza in breve:

  • La domanda può essere presentata alle Poste. Dal 6 marzo ci si potrà recare in una filiale e compilare il modulo per la richiesta di accredito
  • Poste Italiane, una volta caricati i dati, li trasmetterà direttamente all’Inps che ha cinque giorni per verificare le condizioni reddituali e patrimoniali del soggetto che ha fatto richiesta
  • L’Inps provvederà a comunicare alle Poste, in caso di possesso dei requisiti, l’importo da caricare sulla carta prepagata, specificando anche la quota che si può prelevare in contanti
  • Sulla carta prepagata non ci sarà alcun nominativo ma un numero seriale identificativo della famiglia destinataria dell’assegno
  • Tutti i componenti maggiorenni della famiglia ammessa al Rdc devono sottoscrivere un Patto di lavoro. Se non ci sono persone collocabili al lavoro, si sottoscrive un Patto di inclusione sociale
  • Presa in carico da parte dei centri per l’impiego o delle agenzie private di lavoro per chi sottoscrive il Patto di lavoro e da parte dei comuni e dei servizi sociali per chi invece è sottoposto al Patto di inclusione
  • Il patto obbliga a registrarsi sulla piattaforma informatica e consultarla quotidianamente. Si deve rispondere alle offerte di lavoro
  • Scaduti i primi 18 mesi di durata massima del Rdc, lo stesso può essere rinnovato dopo una sospensione di un mese

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