La Corte Costituzionale salva l’obbligo vaccinale, Speranza: “Ora basta strumentalizzare i no vax per prendere voti”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-12-02

L’obbligo vaccinale anti-Covid per gli over-50 e alcune categorie professionali è salvo: la decisione della Corte Costituzionale

article-post

L’obbligo vaccinale anti-Covid disposto dal Governo di Mario Draghi nel 2021 per gli over-50 e alcune categorie professionali (con relative sanzioni per chi non l’ha rispettato) è salvo. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale ritenendo “inammissibili e non fondate” le questioni e i dubbi posti dai tribunali di Brescia, Catania e Padova, dal Tar della Lombardia e dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia.

Le perplessità sollevate dai cinque uffici giudiziari (con 11 ordinanze) riguardavano la legittimità stessa dell’obbligo, le sanzioni (specie quelle ai lavoratori a distanza) e la sicurezza del vaccino.

Corte Costituzionale salva l’obbligo vaccinale: i motivi. La rabbia dei no vax

Stando a quanto comunicato dalla Consulta, la Corte Coostituzionale ha ritenuto “inammissibile”, per ragioni processuali, la questione relativa all’impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali. Mentre sono state considerate “non irragionevoli né sproporzionate” le scelte del legislatore durante la pandemia in merito all’obbligo vaccinale per i sanitari. “Non fondate” invece le questioni relative alla previsione che esclude, in caso di inadempimento all’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi è stato sospeso, sia per il personale sanitario sia per quello scolastico.

La sentenza in questione è assolutamente coerente alla linea che la Corte Costituzionale aveva seguito già nel 2018, quando si era pronunciata a favore dell’obbligo vaccinale a tre condizioni: se migliora la salute dell’individuo e della collettività, se le conseguenze sono tollerabili e se, in caso di danni ulteriori e non prevedibili, è previsto un equo indennizzo.

Di certo si tratta di una decisione destinata a far discutere, oltre che a porsi in aperta controtendenza all’indirizzo promosso dal Governo Meloni, che, tra i primi provvedimenti, aveva stabilito il reintegro del personale sanitario sospeso per le inadempienze vaccinali. Già una cinquantina di no-vax provenienti da tutta Italia si sono radunati ieri di fronte alla Consulta inneggiando alla libertà con i tricolori stretti al collo. Accanto a loro, durante la lunghissima udienza pubblica della Consulta, si erano presentati pure una 40ina di avvocati di dipendenti e professionisti sospesi per non essersi vaccinati, che avevano parlato di “ricatto dello Stato”.

La Corte Costituzionale salva l’obbligo vaccinale: le parole dell’ex ministro Roberto Speranza

Da parte sua, è soddisfatto l’ex ministro della Salute dei Governi Conte II e Draghi Roberto Speranza che, quando era a capo del Dicastero, è stato spesso e volentieri oggetto delle minacce e delle polemiche dei no vax. Il fondatore di Articolo 1, che ha visto dimostrata la “bontà” del suo lavoro dalla sentenza della Corte, ha rivendicato quanto fatto e ha detto:

Abbiamo fatto scelte anche difficili ma sempre seguendo due principi fondamentali: il primato del diritto alla Salute, anche sugli altri interessi in campo, e la centralità dell’evidenza scientifica. Con questi due fari è evidente che la nostra strategia sia stata quella di puntare con forza su vaccini, che sono stati fondamentali per contenere e combattere un virus che in quel momento era la principale sfida per tutti i Paesi. I nove mesi senza vaccini, del resto, sono stati durissimi in termini di ricaduta sulle persone e anche sulle attività sociali ed economiche.

Speranza sottolinea di non aver “mai avuto dubbi sul nostro operato”, con scelte prese “con rigore e ponderazione” dando “massimo ascolto e seguito ai pareri del Cts e anche a quelli del Comitato nazionale di bioetica”. Da parte dell’ex ministro, poi, anche un appello all’attuale esecutivo di Centrodestra: “Il mio invito è di smettere di trattare il tema vaccini come se fossimo in campagna elettorale, visto che è finita. Chi ha voluto strumentalizzare per qualche voto dei No Vax ha raggiunto il suo fine, ha preso quei voti. Ora mi auguro che la campagna del ministro Schillaci sia di successo”.

 

Potrebbe interessarti anche