Coronavirus a Napoli: De Luca va all’attacco degli irresponsabili

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-29

Chiama più volte in causa il senso di responsabilità, il governatore, e lo fa per sottolineare che in Campania se ci sono, al momento, 13 casi positivi al Coronavirus è a causa del “senso di irresponsabilità” di alcuni come l’avvocato napoletano che ha contagiato sei suoi colleghi

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“Procederemo a denunciare persone che non rispondono a obbligo di responsabilità e comportamenti corretti. Chi avverte sensazioni di malessere contatti il suo medico di famiglia. Dobbiamo fare uno sforzo di amplificazione delle procedure e soprattutto serve un senso di responsabilità, per se stessi e per la comunità”: Vincenzo De Luca, governatore della Campania, va all’attacco di quelli che considera irresponsabili per aver tenuto comportamenti a rischio nell’emergenza Coronavirus.

Coronavirus: De Luca va all’attacco degli irresponsabili

Chiama più volte in causa il senso di responsabilità, il governatore, e lo fa per sottolineare che in Campania se ci sono, al momento, 13 casi positivi al Coronavirus è a causa del “senso di irresponsabilità” di alcuni. Ricostruisce, nel dettaglio, come è arrivato il contagio in Campania. “Parliamo del tecnico di laboratorio che lavorava all’ospedale di Cremona dove, se non sbaglio ci sono 80 casi – ha spiegato in conferenza stampa in Regione per fare il punto – Ebbene, se sei un tecnico dovresti avere la consapevolezza di quello che sta accadendo e dovresti mettere in atto un comportamento di responsabilità. Ed invece da Cremona ha preso il Freccia Rossa, poi da Salerno un bus fino a Vallo e poi a Montano Antilia. Abbiamo dovuto ricostruire tutti i suoi spostamenti e fare i tamponi a tutti coloro che aveva incontrato. Ed ancora. Nel caso di Caserta la ragazza veniva da Milano, il ragazzo che l’ha accompagnata in auto è risultato positivo ed è il caso di Guardia Sanframondi. C’è poi l’avvocato napoletano, i suoi colleghi sono risultati positivi ed ha frequentato aule di tribunale, colleghi”. “Tutto questo per dire che c’è un lavoro rigorosissimo per curare e bloccare i contagi ma serve la responsabilità di ciascuno di noi”, ha concluso.

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Intanto sono otto i nuovi casi, almeno undici in totale o forse di più. Tra loro, sei colleghi di studio dell’avvocato napoletano già positivo al test e che in un’intervista al Mattino aveva detto che per fare il test aveva dovuto minacciare una denuncia, e un altro cittadino di ritorno da Milano. Due i tamponi incerti, da ripetere. Trenta invece quelli negativi ieri al Cotugno di Napoli, il polo di riferimento per le malattie infettive, di quaranta è ancora atteso il risultato. Ma nessuno dei pazienti ricoverati o messi in quarantena è in gravi condizioni. Dei 13 casi risultati positivi al Coronavirus in Campania, “tre sono ricoverati in ospedale ma in buone condizione, il resto sono a casa”, ha sottolineato De Luca. “Nei giorni scorsi c’è stata anche una preoccupazione sulle maschere chirurgiche, problema risolto parlando con il capo della Protezione Civile – ha spiegato – Domani ne arriveranno 300mila. Così come siamo a lavoro per individuare i posti letto riservabili in caso di aumento del problema”. Ribadisce che non in Campania “non abbiamo focolai ma casi tutti individuati”.

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