Coronavirus, forse si incomincia a capire un po’ di più

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-02-27

450 contagiati (ufficialmente) e 12 morti (tutti che soffrivano di patologie). Il virus si trasmette anche in modo asintomatico. In questo caso, come ho imparato durante il mio corso di laurea in Matematica, la quarantena imposta dalle autorità non serve a debellare il virus, ma serve solo a rallentare la sua diffusione. Lo dice un …

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450 contagiati (ufficialmente) e 12 morti (tutti che soffrivano di patologie). Il virus si trasmette anche in modo asintomatico. In questo caso, come ho imparato durante il mio corso di laurea in Matematica, la quarantena imposta dalle autorità non serve a debellare il virus, ma serve solo a rallentare la sua diffusione. Lo dice un sistema di equazioni differenziali con ritardo. Solo paesi con cittadini dotati di fortissimo senso dello stato (tipo il Giappone) possono fermare la diffusione del virus: una intera nazione si dovrebbe auto-consegnarsi (disciplinatamente) alla quarantena.

 

attilio fontana mascherina
Impossibile in Italia. Qui siamo tutti impazziti. Firenze è una città morta. Niente più movida. Due studenti dell’Università sono infettati. Gli studenti Americani sono rientrati in USA. Ristoranti e Pub chiusi. Alberghi semivuoti. Supermarket mezzo vuoto. Mia moglie mi ha mandato a comprare il pane. Scaffali vuoti C’erano ancora però a 6-7 sfilatini. La signora davanti a me se li è presi tutti. Ho chiesto di lasciarmene uno. Si è girata e, con occhi spalancati dal terrore, mi ha detto che non era possibile… Doveva fare le scorte per il coronavirus… Da comportamenti come questi si capisce che questa Nazione non ha speranza. Il Virus ha messo a nudo le nostre debolezze ataviche.

Uno si chiede perché si è provveduto ad usare le maniere forti (tipo quarantena) che hanno terrorizzato la popolazione per un virus che ha mostrato fino ad adesso una bassa mortalità: 12 morti, tutti anziani e con patologie, è tutto sommato una mortalità accettabile. Secondo me questo nasce dal fatto che, a detta dell’OMS, il 15% degli infettati ha bisogno di supporti respiratori per superare la fase più critica della malattia. Se la diffusione della malattia non fosse contenuta e diluita, i supporti alla respirazione non sarebbero sufficienti a curare una gran massa di malati e questo 15% di contagiati rischierebbe di morire. Questo potrebbe spiegare il perché nello Hubei la mortalità sia molto più alta che nelle altre province cinesi.

La diffusione della malattia non è stata all’inizio contrastata a Wuhan, si è superata (e di molto) la soglia critica, i supporti alla respirazione si sono rivelati essere in numero insufficiente, e la triste mietitrice ha avuto così il suo raccolto abbondante. Nelle altre provincie, la gestione ferrea delle autorità cinesi, ha impedito che ciò accadesse e la mortalità del coronavirus è stata decisamente contenuta quasi a livello influenzale.  In Italia, anche a costo, di una recessione ormai praticamente certa e gravissime conseguenze economiche, si è, a mio parere saggiamente, deciso di rallentare la diffusione della malattia per evitare di mandare al collasso le strutture ospedaliere e salvare così più vite possibili. Altri Paesi, con strutture sanitarie nettamente inferiori, hanno invece deciso di fare finta che il contagio non esista. Si suppone sia in atto un’ecatombe, ma nessuna notizia filtra. Quello che è però sicuro è che la diffusione di questo virus sembra inarrestabile. Quale la strategia migliore per l’Umanità? Far finta di nulla, avere tantissimi morti ma concentrati in un periodo temporale piccolo, o implementare una quarantena rigida per avere una epidemia a crescita contenuta, ma di durata molto lunga e con gravi danni all’Economia?

 

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