L’ISS valuta se dichiarare il bergamasco zona rossa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-03

Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro nella conferenza stampa alla protezione civile parlando dell’area del bergamasco. “Stiamo analizzando con la Lombardia con grande attenzione su nuovi casi per comuni della cintura bergamasca – ha aggiunto – e stiamo vedendo con i dati d’incidenza e in base ai tassi di riproduzione del virus”

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“Stiamo valutando l’opportunità di estendere la zona rossa sulla base di alcuni criteri epidemiologici, geografici e di fattibilità della misura”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro nella conferenza stampa alla protezione civile parlando dell’area del bergamasco. “Stiamo analizzando con la Lombardia con grande attenzione su nuovi casi per comuni della cintura bergamasca – ha aggiunto – e stiamo vedendo con i dati d’incidenza e in base ai tassi di riproduzione del virus“.

L’ISS valuta se dichiarare il bergamasco zona rossa

Attualmente la zona rossa è composta dai dieci comuni del Lodigiano vicino a Codogno e Vo’ Euganeo in provincia di Padova. In tutto ci sono 482 contagiati a Lodi, 372 a Bergamo, 287 a Cremona, 122 a Pavia, 93 a Milano e 86 a Brescia. Tra Alzano e Nembro, nella bergamasca, “è un dato di fatto l’impennata di casi positivi al Coronavirus” e per questo “abbiamo chiesto all’Iss” valutazioni su una nuova zona rossa “da suggerire al Governo affinché metta in atto la migliore strategia”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera. “Il numero dei nuovi contagiati della zona di Bergamo è la più alta, con 129 nuovi positivi”.

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Coronavirus: i focolai in Italia (La Stampa, 3 marzo 2020)

Proprio dalla bergamasca proveniva il 71enne positivo che è scappato da un ospedale a Como violando la quarantena ed è stato denunciato. Mentre il paziente bergamasco di 62 anni, contagiato dal coronavirus, deceduto all’ospedale di Parma di cui ha dato notizia ieri la Regione Emilia-Romagna, è Ivo Cilesi, psicopedagogista e terapeuta specializzato nella lotta all’Alzheimer. Genovese d’origine, Cilesi si era laureato in pedagogia all’Università di Genova ma da anni ormai viveva e lavorava nella Bergamasca. A lui si devono due soluzioni creative per diminuire gli stati di agitazione per i pazienti affetti da Alzheimer: la “doll therapy”, tecnica della bambola, e “il treno virtuale”. “Alzheimer Uniti Italia – si legge in un post Facebook dell’associazione – ha appreso con dolore la drammatica scomparsa del dottor Ivo Cilesi di cui ricordiamo le grandi doti umane e professionali. Avremo sempre il suo esempio come guida, esprimiamo inoltre gratitudine per la vicinanza e sensibilità sempre dimostrate verso la nostra associazione e tutte le persone fragili”.

L’ospedale di Bergamo al collasso

Ad oggi nell’ospedale di Bergamo si contano 126 positivi al Covid-19 e per gestire questa fase difficile sono state liberate delle aree in chirurgia e terapia intensiva. Ai margini della zona rossa, il Papa Giovanni è in sofferenza. Una situazione che ha spinto la regione ad individuare in Seriate (Bg) l’ospedale di riferimento per l’emergenza, decongestionando l’ospedale di Bergamo. Lo ha spiegato Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni: “Nella nostra provincia sono stati superati i 243 pazienti positivi. Siamo sotto pressione: questi 10 giorni ci hanno impegnato parecchio. Oggi ci sono 126 malati”. Tra i ricoverati c’è una bambina ai primi giorni risultata positiva al test del tampone. Il direttore della Terapia intensiva, Luca Lorini, ha sottolineato che si tratta di “un caso raro”. Secondo quanto riferito dai sanitari, che mantengono la prognosi riservata a scopo precauzionale, la piccola respira senza l’ausilio di macchinari.

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