Il Copasir salva Salvini sul Russiagate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-16

Respinta la richiesta di Pd e 5 Stelle di ascoltare Salvini sulla presunta tangente russa

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L’elezione del leghista Raffaele Volpi al Copasir produce il primo risultato tangibile per il Carroccio: non si parlerà di Moscopoli e della storia della tangente trattata da uomini vicini alla Lega nell’incontro all’hotel Metropol di Mosca. Racconta Giovanna Vitale su Repubblica:

Ieri, nella riunione convocata per stabilire il calendario dei lavori, il caso Moscopoli — ovvero, la tangente da 65 milioni trattata da uomini vicini al leader del Carroccio per finanziare la campagna elettorale delle Europee — è stato accantonato perché «c’è un’indagine della magistratura in corso» ha fatto muro Volpi. Respingendo la richiesta avanzata da Pd e M5S con l’obbiettivo di ascoltare la versione di Salvini, sollecitata per mesi dal Parlamento, cui lui si è sempre sottratto. Tant’è che il 24 luglio, nel tentativo di placare la bufera, fu il premier Giuseppe Conte a presentarsi in sua vece al Senato, pur senza risparmiare critiche e accuse di reticenza al ministro dell’Interno di allora.

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Gli intrecci tra la Link Campus, Donald Trump e Giuseppe Conte (Corriere della Sera, 3 ottobre 2019)

In compenso, a finire sul banco degli “imputati” del Copasir sarà proprio il capo del governo: chiamato, probabilmente mercoledì, a chiarire il ruolo giocato nella contro-inchiesta sul Russiagate che ha coinvolto i nostri 007 per smascherare il presunto complotto ordito ai danni di Donald Trump. Conte, in particolare, dovrà fornire spiegazioni sui colloqui da lui autorizzati tra il ministro della Giustizia statunitense William Barr e i capi dei servizi, avvenuti a Roma il 15 agosto (con il direttore del Dis Gennaro Vecchione) e il 27 settembre (anche con i direttori di Aise e Aisi Luciano Carta e Mario Parente).

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