L’invito del Copasir a vigilare su “ingerenze esterne” sulla politica italiana (ora più attuale che mai)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-29

Il presidente del Copasir Adolfo Urso ha inviato due settimane fa un documento ai presidenti di Camera e Senato invitandoli a “sensibilizzare il Parlamento a occuparsi delle possibili ingerenze esterne sugli eletti in vista dei prossimi mesi”

article-post

Due settimane fa, quando Mario Draghi non si era ancora dimesso e l’Italia non era piombata in campagna elettorale da un giorno all’altro, Adolfo Urso, presidente del Copasir – l’organo del Parlamento della Repubblica Italiana che esercita il controllo parlamentare sull’operato dei servizi segreti italiani – aveva inviato a Elisabetta Casellati e Roberto Fico una lettera nella quale chiedeva a entrambi di “sensibilizzare il Parlamento a occuparsi delle possibili ingerenze esterne sugli eletti in vista dei prossimi mesi”.

L’invito del Copasir a vigilare su “ingerenze esterne” sulla politica italiana (ora più attuale che mai)

Un documento, visionato dal Foglio, che oggi torna più attuale che mai viste le indiscrezioni lanciate da La Stampa su un ipotetico contatto – smentito dalla Lega – tra uno dei principali funzionari dell’ambasciata russa a Roma, Oleg Kostyukov, e Antonio Capuano, organizzatore del viaggio (mai fatto) di Salvini a Mosca, con la richiesta russa sulla possibile uscita dei ministri del Carroccio dal governo. Urso fa riferimento nella sua lettera a una risoluzione votata dal Parlamento europeo lo scorso 9 marzo sulle ingerenze straniere nella vita politica dei Paesi membri. Quel testo approvato a Strasburgo citava anche il rischio che alcuni partiti europei venissero contaminati da Russia Unita, il soggetto politico al servizio di Vladimir Putin: tra questi la Lega, la Freiheitliche Partei Österreichs (Austria), il Rassemblement National di Marine Le Pen in Francia, il tedesco Alternative fur Deutschland, gli ungheresi Fidesz e Jobbik e il BrexitParty.

Gli imbarazzi di Fratelli d’Italia

I rapporti del Carroccio con la Russia imbarazzano Fratelli d’Italia, che spinge per la “chiarezza” sulla guerra in Ucraina. “Le questioni di carattere internazionale vanno chiarite”, dice il capogruppo alla Camera di FdI Francesco Lollobrigida. Mentre Forza Italia, il cui leader vanta un’amicizia storica con Putin, minimizza: “Le cose vanno dimostrate, servono le prove”, è la posizione del coordinatore nazionale Antonio Tajani.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

Potrebbe interessarti anche