I conti della manovra: dove si trovano i soldi?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-17

Il valore totale è di 33,5 miliardi, meno di quello indicato nella NADEF. Le mosse aggiuntive rispetto alla legislazione vigente: poco meno di 22 miliardi di maggior deficit, 8 di entrate e 3,6 di minor spese

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Il Sole 24 Ore pubblica oggi un’infografica che riepiloga la Manovra del Popolo con gli stanziamenti aggiuntivi e le nuove coperture individuate dal governo, al netto dei riutilizzo per altre finalità dei fondi già iscritti a bilancio. Il valore totale che emerge è di 33,5 miliardi, meno dei 36,7 indicati dal ministero dell’Economia e delle Finanze nella nota di aggiornamento pubblicata la scorsa settimana. Ma, spiega il quotidiano,  il «lordo» ministeriale tiene conto delle ricollocazioni di fondi, per esempio quelli del reddito di inclusione che transiteranno nel reddito di cittadinanza. Sono soldi già in bilancio. E nelle tabelle del Dpb non compaiono. I numeri “europei”, insomma, misurano le mosse aggiuntive rispetto alla legislazione vigente: poco meno di 22 miliardi di maggior deficit, 8 di entrate e 3,6 di minor spese. Indebitamento a parte, le entrate sono quindi la voce principale. E spiegano come mai la pressione fiscale rimanga al 41,8% anche nel 2019, allo stesso livello di quest’anno. Nonostante Flat tax per le partite Iva e mini-Ires sugli investimenti. La riduzione di gettito per questi interventi è infatti integralmente bilanciata da altri aumenti di tasse. Le regole fiscali in cantiere per il settore finanziario, insieme al rinvio al 2026 per la deduzione delle svalutazioni, le modifiche sulle agevolazioni dei crediti e all’aumento degli acconti per le assicurazioni valgono 4,2 miliardi aggiuntivi nel 2019. Numeri che proprio oggi il ministro dell’Economia Tria illustrerà a Milano ai vertici dell’ABI, che non ne saranno particolarmente contenti.

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I conti della manovra (Il Sole 24 Ore, 17 ottobre 2018)

Sulla spesa in conto capitale il Dpb conferma l’obiettivo progressivo nel triennio: l’aumento è chiesto soprattutto agli enti territoriali, che secondo il programma dovranno aumentare la spesa aggiuntiva di 2,5 volte in tre anni (da 1,3 a 2,9 miliardi). Per la Pa centrale l’obiettivo è una crescita di 1,5 volte, da 2,2 a 3,5 miliardi in più rispetto al tendenziale. Del pacchetto fa parte anche un miliardo per il piano straordinario di manutenzione delle strade che l’Italia chiede di escludere dai vincoli dopo il crollo del Ponte Morandi.Sulla spesa corrente, invece, ai ministeri la manovra chiede 2,5 miliardi nel 2019 e un miliardo nei due anni successivi.

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