Politica
Come Conte butta nel cesso l’Italia culla del diritto per difendere Bonafede
neXtQuotidiano 17/01/2019
Il presidente del Consiglio rilascia un’intervista alla Stampa e difende il video-gogna di Bonafede: le affermazioni in bocca a un professore di diritto sono ancora più gravi
Prendete tutti i libri che raccontano l’età d’oro dell’Italia come culla del diritto. Prendete tutti i manuali di storia del diritto che raccontano l’importanza del Belpaese e delle sue scuole di diritto nello sviluppo della giurisprudenza mondiale. Prendete tutta questa roba, buttatela nel cesso e ammirate la risposta del professore e avvocato Giuseppe Conte, presidente del Consiglio pro-tempore nella culla del diritto sul video di Bonafede rilasciata in un’intervista alla Stampa:
Lei è presidente del Consiglio ma anche giurista: ci sono state molte critiche su quei video dei suoi ministri in cui il prigioniero Battisti viene ostentato come un trofeo. Da avvocato che effetto le ha fatto?
«Al signor Battisti è stato riconosciuto il trattamento e sono state riservate tutte le garanzie che spettano a un ogni condannato con sentenza passata in giudicato, come è giusto che sia. Quanto al dibattito in corso, capisco anche le differenti sensibilità, ma come uomo di governo e come giurista mi sento più incline a riconoscere le ragioni e lo stato d’animo di tutte quelle persone che hanno avuto un familiare ucciso, ridotto sulla sedia a rotelle o gambizzato, e che in tutti questi anni al dolore dell’evento hanno dovuto affiancare la frustrazione di vedere il colpevole vivere, impunito, in una ostentata latitanza».
(Una spiegazione a beneficio dei meno svegli: il video-gogna di Bonafede non c’entra nulla con le ragioni che ritiene più giusto riconoscere Conte visto che in nessun modo il diritto alla gogna altrui si sostanzia nel nostro ordinamento; le vittime hanno diritto ad ottenere giustizia e l’hanno ottenuto con le sentenze di condanna nei confronti del criminale e terrorista e con il fatto che adesso sconterà finalmente la sua pena dopo aver coglionato la giustizia italiana per anni; Conte tutte queste cose le sa benissimo ma le sacrifica sull’altare della copertura da dare a chi lo ha infilato a Palazzo Chigi).