Opinioni
Il comitato Basta un sì presenta un esposto all'AGCOM contro Travaglio e Padellaro
neXtQuotidiano 02/11/2016
Il comitato “Basta un sì” ha presentato un esposto all’Agcom contro la presenza di giornalisti schierati con il ‘no’ e ingiustamente considerati come ospiti super-partes. “Il dibattito televisivo deve informare i cittadini. Invece ci siamo accorti che accade sempre più spesso in TV che ai cittadini non viene data la possibilita’ di assistere a un […]
Il comitato “Basta un sì” ha presentato un esposto all’Agcom contro la presenza di giornalisti schierati con il ‘no’ e ingiustamente considerati come ospiti super-partes. “Il dibattito televisivo deve informare i cittadini. Invece ci siamo accorti che accade sempre più spesso in TV che ai cittadini non viene data la possibilita’ di assistere a un confronto equilibrato. Vengono invitati giornalisti che sono strutturalmente schierati per il no. Ma i relativi tempi di dibattito non vengono conteggiati a favore del no, creando in questo modo uno squilibrio nel dibattito. Abbiamo appurato questa dinamica per ora in relazione alle trasmissioni di La7. E l’esposto riguarda in questo caso La7. Ma lo faremo anche per altre emittenti”, spiega il presidente del comitato Antonio Funiciello. L’esposto chiede ad Agcom di considerare l’opportunità di estendere la definizione di ‘soggetto politico’ anche a giornalisti e ospiti non politici ma chiaramente schierati, e in ogni caso di attuare l’articolo 7 comma 4 del regolamento Agcom per la par condicio che garantisce l’equilibrio del dibattito.
Tra i casi monitorati di squilibrio due puntate di ‘Otto e mezzo’ in cui il giornalista ospiti erano rispettivamente Travaglio e Padellaro, considerati neutrali e aggiuntivi rispetto ai politici che sostenevano il no, che nei due casi erano il senatore Mario Monti e il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. “Spesso gli ospiti sono giornalisti del Fatto quotidiano che sono schierati per il no. E’ ovviamente legittimo. Ma noi chiediamo che siano considerati come militanti, agenti di una delle parti in causa, non come ospiti neutrali”. Oltre a ‘Otto e mezzo’ nel mirino di Basta un si’ anche ‘Piazzapulita’ e la ‘Gabbia’. Funiciello denuncia inoltre pressioni e minacce agli esponenti che sostengono il si’. “Siamo a vere e proprie intimidazioni. Lo scorso 27 ottobre abbiamo presentato una denuncia alla Digos, perche’ sono comparsi dei proiettili. Ci sono state reiterate minacce di morte. È un clima che non ci piace. È necessario e indispensabile il rispetto reciproco per le posizioni in campo, in nome dell’einaudiano ‘conoscere per deliberare'”, conclude Funiciello.