Come la Casta si prepara a salvare Salvini sulla Gregoretti (ma non servirà)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-18

la Giunta del Senato presieduta da Maurizio Gasparri salverà Salvini dal processo Gregoretti su indicazione del Capitano, quello che a chiacchiere sosteneva di voler andare a processo

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Lunedì alle 17, a sei giorni dal voto in Emilia-Romagna e in Calabria, la Giunta del Senato presieduta da Maurizio Gasparri salverà Salvini dal processo Gregoretti su indicazione del Capitano, quello che a chiacchiere sosteneva di voler andare a processo. Essendo la giustizia amministrata in nome del popolo, è evidente che si tratta di una decisione di casta. Così come è evidente che la presidente del Senato Elisabetta Casellati, votando per fissare la seduta quel giorno, abbia dato un segnale molto forte a Salvini: ci vuole l’impunità. Per questo la maggioranza ha giustamente deciso di disertare la seduta. Spiega il Messaggero:

Da regolamento servono otto senatori per garantire il numero legale alla seduta. I numeri non mancheranno, con una particolarità: saranno quelli del centrodestra. Che, salvo sorprese, si ritroveranno da soli a decidere sull’operato dell’ex ministro dell’Interno sul caso della nave Gregoretti. E il responso sembra scritto: la scorsa estate Salvini si mosse tenendo bene a mente l’interesse preminente dello Stato, dunque non deve essere processato.

All’inizio la maggioranza aveva pensato anche di presentarsi e di astenersi al momento del voto. Ma sarebbe sta comunque una decisione politica, complicata da spiegare un mese dopo con un voto favorevole. La tensioni di ieri che hanno investito anche i vertici di Palazzo Madama offrono così la migliore “giustificazione” possibile per marcare visita: protestiamo. Maurizio Gasparri, presidente della giunta per le autorizzazioni, si limita a registrare come alla fine «non si parli più del merito della vicenda, ma si preferisca la strategia politica in vista delle regionali».

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Per il Pd una boccata d’aria. Tanto che dal Nazareno sono pronti a ribadire: «La casta salverà Salvini. Ma il Capitano è spacciato e al ritorno, nel passaggio decisivo in aula, non gli faremo sconti». In quel caso servirà la maggioranza qualificata: 161. «E noi saremo pronti e tutti».

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