Come cambierà il congedo parentale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-17

Il governo sta tentando di mettere a punto un meccanismo che obblighi i padri a farsi carico di una parte del lavoro di cura, con l’idea che questo possa avere un effetto di riequilibrio sulle future carriere, e sui futuri stipendi, di uomini e donne

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Il governo vuole cambiare le regole del congedo parentale. Il piano prevede la possibilità di estendere il congedo obbligatorio per la nascita e l’adozione di un figlio da 5 a 6 mesi, stabilendo che uno di questi mesi lo usi il padre. La sottosegretaria al Lavoro Puglisi ha annunciato l’insediamento di un gruppo di lavoro per limitare la differenza di stipendi tra uomini e donne. Spiega il Corriere della Sera:

Oggi sono previsti cinque mesi obbligatori per la madre mentre da qualche anno è stato introdotto il congedo obbligatorio per il padre che proprio nel 2020 sale da cinque a sette giorni, più un giorno facoltativo che però può essere preso solo in sostituzione della madre. L’idea del governo è di introdurre un unico congedo familiare della durata di sei mesi, quindi un po’ più lungo rispetto a oggi. Con l’80 per cento del tempo, poco meno dei cinque mesi di oggi, riservato alla madre. E il restante 20 per cento, poco più di un mese, riservato al padre.

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Il congedo parentale oggi (Corriere della Sera, 17 gennaio 2020)

Il governo sta tentando di mettere a punto un meccanismo che obblighi i padri a farsi carico di una parte del lavoro di cura, con l’idea che questo possa avere un effetto di riequilibrio sulle future carriere, e sui futuri stipendi, di uomini e donne. «Se sono sempre le donne a dover conciliare lavoro e cura —dice Francesca Puglisi, sottosegretario al Lavoro per il Pd — non cambierà mai nulla. E invece bisogna passare dalle politiche di conciliazione a quelle di condivisione».

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