Decreto Cura Italia, voucher e bonus: come avere gli aiuti

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-03-17

25 miliardi di euro di dotazione e misure per imprese, famiglie e sanità. C’è lo stop a tasse e mutui e sono in arrivo diecimila medici ma ci sono anche agevolazioni e contributi per le famiglie. Come vengono dati e come averli?

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Il Decreto Cura Italia per l’emergenza Coronavirus pesa per 25 miliardi di euro e contiene misure per imprese, famiglie e sanità. C’è lo stop a tasse e mutui e sono in arrivo diecimila medici ma ci sono anche agevolazioni e contributi per le famiglie. Come vengono dati e come averli?

Decreto Cura Italia, voucher e bonus: come avere gli aiuti

Il Corriere della Sera oggi riepiloga il computo totale degli aiuti, spiegando che il congedo parentale speciale di 15 giorni si può prendere se l’altro genitore non ha ottenuto strumenti di sostegno al reddito. Il dipendente privato e il lavoratore autonomo con figli minori può scegliere «il bonus per l’acquisto di servizi di babysitting per 600 euro». Come funziona e come si richiede?

Si presenta la domanda all’Inps e poi l’erogazione avviene sul «libretto famiglia». Per i dipendenti pubblici «l’erogazione dell’indennità, nonché l’indicazione delle modalità di fruizione del congedo sono a cura dell’amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro». I lavoratori della sanità «devono presentare domanda tramite i canali telematici dell’Inps indicando la prestazione di cui intende usufruire, il numero di giorni di indennità, l’importo del bonus che si intende utilizzare e che non può superare i 1.000 euro».

C’è poi la questione delle tasse. Fino al 31 maggio è stato deciso il blocco totale della riscossione ovvero niente cartelle e pignoramenti fino al 31 maggio 2020. E dunque chi doveva effettuare il versamento entro il 31 marzo può farlo slittare di due mesi. Stessa agevolazione per chi non ha pagato la rata della Rottamazione ter che scadeva il 29 febbraio scorso: potrà versarla alla fine di maggio. Chi deve pagare «entrate tributarie e non tributarie» può farlo dopo il 31 maggio 2020. I versamenti dovranno «essere in unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione».

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Decreto Cura Italia: come avere le agevolazioni (Il Sole 24 Ore, 17 marzo 2020)

Sospesi anche i versamenti «dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico». Fino al 31 maggio 2020» dovrà poi «effettuarli entro il 10 giugno 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi». Anche i documenti in scadenza vengono prorogati fino al 31 agosto 2020.

Chi ha comprato biglietti «per spettacoli, musei, cinema e teatri e non ne ha usufruito vista la chiusura decisa dal governo deve presentare «entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto (dunque oggi o domani ndr) istanza di rimborso al venditore, allegando il relativo titolo di acquisto. Il venditore, entro trenta giorni dalla presentazione della istanza di cui al primo periodo, provvede all’emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione».

La stessa procedura è già stata applicata ai biglietti di viaggio e ai pacchetti turistici per i quali il decreto del 2 marzo scorso ha già previsto che gli organizzatori possono offrire ai clienti «un altro pacchetto, il rimborso entro 14 giorni, un voucher da utilizzare entro un anno» dall’annullamento del viaggio.

Le rate di mutui e prestiti sospesi per le PMI, slittamento di IVA, contributi e INAIL

Ci sono contributi e tagli di tributi anche per le piccole e medie imprese e le partite IVA. Al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono assegnati 1,2 miliardi per il 2020. La garanzia a favore delle imprese è a titolo gratuito, l’importo massimo per singola impresa è di 5 milioni, in caso di garanzia diretta la copertura può arrivare all’80% del finanziamento (che non dovrà superare 1,5 milioni).Le garanzie sotto i 3mila euro, a chi è stato danneggiato dall’emergenza, sono concesse senza valutazione.

Per imprese, autonomi e professionisti è prevista la sospensione dei versamenti di iva, tasse e tributi, ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. In particolare i versamenti sospesi dovranno essere versati, senza interessi, entro il 31 maggio. I destinatari di questa misura sono inoltre una serie di categorie colpite: teatri, cinema, alberghi, ristoranti,bar, ricevitorie, terme, servizi di trasporto.

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Decreto emergenza Coronavirus, le misure attese (Corriere della Sera, 15 marzo 2020)

Per piccole e medie imprese è previsto un pacchetto di misure con moratorie su mutui e prestiti. Gli interventi a sostegno di piccole e microaziende prevedono che le aperture di credito a revoca non siano revocabili fino al 30 settembre, che i prestiti non rateali con scadenza contrattuale siano prorogati fino al 30 settembre, che per i mutui e altri finanziamenti il pagamento delle rate sia sospeso fino al 30 settembre. La manovra brucia tutti i 25 miliardi messi da parte come tesoretto, con tanto di scostamento sul deficit, e attiverà flussi di danaro per 350 miliardi. Per la sanità e la Protezione Civile il decreto prevede lo stanziamento di 3,5 miliardi. Per il sostegno all’occupazione, al reddito e ai lavoratori i miliardi sono dieci. Ma il decreto non è solo “economico”. Rinvia, ad esempio, le udienze civili, penali ed amministrative fino al 15 aprile. Interviene sui penitenziari danneggiati dalle recenti rivolte, disciplina il lavoro agile prevedendo un premio a marzo da cento euro per i dipendenti con reddito inferiore ai 40mila euro che si recano in sede, permette alle imprese di produrre mascherine in deroga alle norme vigenti ma con il controllo dell’Iss. Autorizza la costituzione di una newco controllata dal Mef per Alitalia e stanzia 600 milioni per il settore del trasporto aereo, fatalmente colpito dalla pandemia. Viene allargata poi la possibilità di usufruire dei permessi 104 che passeranno per il mese di marzo e aprile da 3 giorni a 12 con uno stanziamento di 500 milioni di euro. Per gli autonomi e i liberi professionisti sono stati messi sul piatto circa 3 miliardi a tutela del periodo di inattività. Sospesi i contributi previdenziali e assistenziali e un ulteriore intervento sui licenziamenti: fermate le procedure dal 23 febbraio in poi cioè dalla data di inizio dell’epidemia Coronavirus. Infine pensato un sostegno aggiuntivo al reddito per chi si reca fisicamente nei posti di lavoro con aumento delle risorse in busta paga per questo mese di 100 euro.

Leggi anche: Il congedo parentale speciale nel Decreto Cura Italia

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