Fact checking
Chi comanda nel centrodestra
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2017-09-10
Le filosofie opposte di Salvini e Berlusconi all’interno di un’alleanza che ha molti punti di rottura. Soprattutto su euro ed Europa
Chi comanda nel centrodestra che si appresta a presentarsi alle prossime elezioni politiche mentre i sondaggi lo danno in testa? La domanda è lecita e legittima visto lo scontro in atto tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi con Giorgia Meloni nelle vesti ufficiali del paciere ma in realtà più vicina al leader della Lega che al Cavaliere.
Chi comanda nel centrodestra
Nel sondaggio Ipsos pubblicato ieri dal Corriere, il centrodestra è in testa: una coalizione con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, in corsa ciascuno con il proprio simbolo, otterrebbe il 35,6%; un listone unico si attesterebbe al 35%. Il risultato è significativo perché altre rilevazioni invece davano un’emorragia di voti in caso di alleanza tra Berlusconi, Salvini e Meloni: Pagnoncelli invece disegna uno scarto minimo tra le due ipotesi. Nei sondaggi a confronto tra aprile e settembre si vede che Forza Italia cresce con moderazione raggiungendo il 15,6% dei voti, ovvero qualcosa in più della Lega Nord che è arrivata a toccare il 15,1% nel luglio scorso.
Attualmente però la legge elettorale offre al centrodestra la possibilità di far correre in solitaria i tre partiti e poi decidere in base al numero di voti che raccoglieranno a chi spetterà indicare il presidente del Consiglio dopo le elezioni. Ma il punto è che c’è qualcosa che divide a metà Berlusconi dagli altri due alleati: «Nei prossimi mesi ci attende una battaglia durissima, decisiva per il futuro del centro-destra e del Paese. FI ha il compito di guidarla, per tornare a governare, nel solco delle idee del Ppe, con i nostri programmi liberali fondati sui nostri valori cristiani», ha detto Silvio qualche giorno fa. E il solco delle idee del PPE, ovvero l’europeismo, è ciò che può portare a molti contrasti Lega, FdI e Forza Italia. Soprattutto a causa delle visioni antitetiche sull’euro e sull’Europa.