«La guerra del Codacons al tennis a Piazza del Popolo? Per un accredito respinto»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-04-14

Supertennis TV sostiene in un servizio che la protesta del CODACONS nei confronti del tennis a Piazza del Popolo sia dovuta a un accredito non concesso al figlio di Rienzi. Ma lui nega: «Non c’entra nulla perché per noi questa è un’entrata di servizio, non andiamo a vedere le partite. Anche io ho un accredito»

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Il 12 aprile scorso il CODACONS ha inviato una diffida al Comune di Roma riguardo lo svolgimento delle eliminatorie degli Internazionali di Tennis a Piazza del Popolo, dove è stato allestito un campo. “Diffidiamo il sindaco Virginia Raggi e non fornire alcuna autorizzazione per l’utilizzo di Piazza del Popolo come campo da tennis per le pre-qualificazioni degli Internazionali di Roma – aveva detto in una nota il presidente Carlo Rienzi – Stiamo parlando di una piazza storica che rientra nel patrimonio culturale e artistico di Roma e dell’Italia intera, e che non può in nessun caso prostituirsi a fini commerciali o sportivi trasformandosi in un campo da gioco. Se ciò dovesse accadere, si concretizzerebbe un danno per la città e per migliaia di turisti privati per giorni di un luogo simbolo della bellezza romana, e una forma di deturpazione di un bene storico tutelato dalle norme vigenti”.

«La guerra del Codacons al tennis a Piazza del Popolo? Per un accredito respinto»

La tv Supertennis ha però pubblicato un servizio nel quale si racconta una storia in qualche modo diversa. Tutto comincia il 10 aprile 2018, due giorni prima della dichiarazione di guerra del CODACONS al tennis in Piazza del Popolo. Il CODACONS chiese infatti all’epoca la possibilità di avere un accredito per Vincenzo Rienzi, avvocato e figlio di Carlo Rienzi, “quale avvocato del CODACONS sempre accorto alle problematiche connesse al mondo dello sport ed alla tutela degli utenti consumatori”.

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La richiesta è partita il 10 aprile 2018 e il servizio spiega che di solito a Carlo Rienzi, in quanto giornalista pubblicista, negli anni scorsi è stato concesso l’accredito stampa per poter seguire le partite degli Internazionali di tennis.

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Ma nell’occasione il cerimoniale della Federtennis non ha potuto accontentare il figlio di Rienzi, Vincenzo Rienzi: “Siamo spiacenti di comunicare che, purtroppo, la drastica riduzione della biglietteria omaggio non ci consente di potere accogliere la richiesta da voi avanzata”. La risposta via mail è stata inviata l’11 aprile 2018.

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La storia del CODACONS e del tennis a Piazza del Popolo

Il giorno dopo è arrivato l’annuncio della diffida del CODACONS al tennis in Piazza del Popolo. Anche il Messaggero riporta oggi la notizia in un articolo a firma di Simone Canettieri nel quale si racconta anche la posizione della Federazione Italiana Tennis: «Se dovessimo accreditare tutti i legali che si occupano di sport non basterebbe il Centrale», dicono dalla Fit, sottolineando le «strane coincidenze» nei tempi della polemica.

Nel servizio di SuperTennisTV però Rienzi nega che la protesta nei confronti del tennis a Piazza del Popolo sia legata all’accredito negato al figlio: «No, non credo perché io non c’entro nulla e perché noi abbiamo fatto questo anche negli anni passati: abbiamo fatto sempre la richiesta di accredito perché per noi è un’entrata di servizio ma questo non lo capiscono, non andiamo a vedere le partite. Io anche ho un accredito da giornalista ma non vado a vedere le partite, anche se mi piace il tennis». Intanto c’è da segnalare che l’idea degli Internazionali a Piazza del Popolo non ha registrato solo l’opposizione del CODACONS: “Questa è una piazza urbana che ha delle bellezze anche delicate intorno. Non mi sembra una gran bella scelta…”, sostiene Viviana di Capua, coordinatore dell’associazione Abitanti centro storico Secondo Desirée Nieves, del comitato piazza del Popolo: questa piazza “dovrebbe essere invece più tutelata. I residenti sono ostaggio delle deviazioni e dell’organizzazione degli eventi”. E sulla questione il Campidoglio non si è sbilanciato:  “In questi giorni – ha detto l’assessore allo sport Daniele Frongia – c’è stata la richiesta di Fit, verrà valutata dagli uffici competenti e dalle sovrintendenze come sempre”.

EDIT ore 11.25: La risposta del Codacons in un lancio di Omniroma:

“La Federazione Italiana Tennis sembra aver attivato la ‘macchina del fango’ contro il Codacons per la vicenda dei campi da tennis in Piazza del Popolo, ma probabilmente soffre di problemi di memoria perché già nel 2016 l’associazione era intervenuta contro un campo da gioco allestito nella Piazza in questione per sponsorizzare una banca”. Così in una nota il Codacons, che annuncia per lunedì nuove denunce contro la Fit e il progetto del tennis a Piazza del Popolo. “Chiederemo alla Sovrintendenza dei beni culturali dello Stato e del Comune di Roma e al Ministero dei beni culturali di vietare assolutamente l’istallazione di un campo da tennis in Piazza del Popolo, e scriveremo anche all’Unesco come già abbiamo fatto nel 2016, quando la piazza fu deturpata da un altrettanto osceno campo da tennis allestito da uno sponsor privato – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ricordiamo inoltre che solo grazie all’intervento e all’attività di controllo della nostra associazione sono stati raggiunti a Roma importanti obiettivi di tutela dei beni storici, come il recupero di Piazza Navona salvata dallo scempio dei tavolini selvaggi, e allo stesso modo anche quest’anno siamo stati costretti a intervenire contro scelte folli che danneggiano soltanto la città e lo stesso tennis”. Il Codacons, si legge, “rinnova l’invito al Presidente del CONI Malagò affinché gli incontri di pre-qualificazione degli Internazionali di tennis si svolgano nei quartieri periferici di Roma, così da avvicinare i giovani a questo bellissimo sport e valorizzare le periferie. L’esposto del Codacons sarà inviato lunedì anche all’Unesco perché adotti i doverosi provvedimenti di tutela di Piazza del Popolo, patrimonio dell’umanità. Nel contempo l’associazione chiede che gli organizzatori consentano la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni dei consumatori agli Internazionali di Roma e controllino preventivamente – onde evitare le proteste che ci sono state negli anni scorsi – numerosissime problematiche connesse sia agli aumenti dei prezzi dei servizi e degli alimenti (bibite, panini, ecc.) all’interno del villaggio, sia il blocco del traffico di un intero settore della città che si è verificato tutti gli anni a causa della manifestazione. L’associazione annuncia inoltre che nel caso venga consentita l’installazione del campo scatterà la denuncia alla Procura della Repubblica e per danneggiamento di beni monumentali di elevato valore artistico. Infine il Codacons ‘rinfresca’ la memoria alla Federazione Italiana Tennis ricordando all’ente che numerosi sono stati gli interventi dell’associazione a tutela di Piazza del Popolo, non certo motivati da richieste di accredito negate: dal caso del campo sponsorizzato da una banca a quello del 2016 con la piazza trasformata in un autolavaggio privato”.

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