La clinica anti-COVID-19 di Camera e Senato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-06

Come recita il bando comune pubblicato dalle due amministrazioni “il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione”. Peserà, eccome, il pedigree tecnico e professionale di chi si farà avanti: si pensa a operatori della sanità di un certo rilievo

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Il Fatto Quotidiano racconta oggi in un articolo a firma di Ilaria Proietti che a Montecitorio e Palazzo Madama hanno deciso di dotarsi di un presidio ospedaliero interno riservato ai loro inquilini. E per questo sono pronti a spendere 5 milioni di euro (Iva esclusa) per reclutare il personale sanitario necessario a garantire la massima assistenza contro ogni rischio futuro. Che si tratti sempre di coronavirus (molti esperti del settore sono disponibili ad accettare scommesse su un altro picco epidemico in autunno) o di un’emergenza nuova di pacca: l’ordine categorico è sicurezza.

MA CHI GARANTISCE per il futuro? E così è stato attivato il protocollo in modo che “presso la Camera e il Senato della Repubblica venga allestito un Servizio di assistenza medica e infermieristica” ad hoc per la gestione delle emergenze sanitarie. Reclutando “un numero stabile di medici specializzati”in cardiologia e in medicina di urgenza e emergenza, oltre che anestesisti e rianimatori. Ma sarà garantito anche un certo numero di infermieri e di servizi accessori in regime ambulatoriale. Insomma tutto il pacchetto completo e di altissima qualità.

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Perché come recita il bando comune pubblicato dalle due amministrazioni “il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione”. Peserà, eccome, il pedigree tecnico e professionale di chi si farà avanti: si pensa a operatori della sanità di un certo rilievo perché uno dei requisiti indispensabili è quello che abbiano a disposizione “un Dipartimento d’emergenza e accettazione (Dea) di primo o secondo livello pienamente operativo ”. Non si sa molto più di perché l’accesso ai documenti del bando in questione è limitato: maggiori informazioni saranno riservate agli operatori interessati che potranno consultare la documentazione di gara. E solo quelli ammessi a presentare l’offerta potranno effettuare un sopralluogo nei locali candidati dalle amministrazioni della Camera e del Senato per accogliere il loro onorevole pronto soccorso.

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