Cassa integrazione e CIG in deroga: i soldi finiti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-12

Il nuovo decreto Rilancio — slittato a oggi, ennesimo rinvio — dovrebbe prevedere un raddoppio della durata di tutti e tre gli ammortizzatori: da 9 a 18 settimane. Per uno stanziamento di 15 miliardi in grado di riassorbire anche i 2,8 miliardi di buco del Cura Italia

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I soldi della Cassa Integrazione e della CIG in deroga sono finiti. Il decreto Cura Italia del 17 marzo aveva stanziato per questi tre ammortizzatori — riservati a industria, edilizia, turismo, terziario e piccole imprese — 5 miliardi, che sono andati esauriti. E ora il provvedimento dovrà essere rifinanziato. Spiega oggi Repubblica:

La situazione è nota da qualche settimana agli uffici della Ragioneria che stima un buco di 2,8 miliardi: soldi necessari, non coperti. Negli ultimi giorni oramai, imprese e datori di lavoro non riescono neanche a inserire la domanda di cig ordinaria o Fis all’Inps. Sullo schermo appare il messaggio: «Limite stanziamento statale di 1,347 miliardi raggiunto». La platea di 8,5 milioni di lavoratori, ipotizzata dal governo per questi due strumenti, è stata forse superata. O il tiraggio — cioè l’effettivo utilizzo delle ore da coprire con Cig — superiore al previsto. I dati Inps pubblicati sul sito non aiutano a capire. La falla era stata sin qui tenuta sotto controllo perché sembrava imminente il decreto Aprile, atteso subito dopo Pasqua e in grado di coprire il buco.

Poi le cose sono andate per le lunghe, tra contrasti politici e burocratici. Nel frattempo è pure scoppiata la grana sul terzo ammortizzatore sociale resuscitato dal Cura Italia e affidato alle Regioni che raccolgono le domande e le girano all’Inps, non sempre con la necessaria efficienza: la cassa in deroga per le piccole aziende sotto i 5 dipendenti e il commercio privo di altre protezioni. Ad oggi solo un lavoratore su cinque ha incassato i soldi: 122 mila su 641 mila. Le Regioni anzi dicono che i richiedenti sono molti di più: 1,3 milioni. Ma non erano dunque solo problemi burocratici: finiti anche i 3,3 miliardi stanziati per la sola Cig in deroga.

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La cassa integrazione e la CIG in deroga (Il Messaggero, 10 maggio 2020)

Il nuovo decreto Rilancio — slittato a oggi, ennesimo rinvio — dovrebbe prevedere un raddoppio della durata di tutti e tre gli ammortizzatori: da 9 a 18 settimane. Per uno stanziamento di 15 miliardi in grado di riassorbire anche i 2,8 miliardi di buco del Cura Italia. Ma le 18 settimane sono così divise: 14 da usare fino al 31 agosto e le 4 restanti nei mesi di settembre e ottobre. I sindacati non ci stanno. Le 14 comprendono anche le 9 già autorizzate dal Cura Italia, in molti casi già consumate con il lockdown e i lavoratori a casa: la differenza di 5 settimane da ora a fine agosto rischia di non lasciare soluzioni alle aziende che sì hanno riaperto, ma a singhiozzo. Con orari spezzati, in modo parziale, a scacchiera.

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