Opinioni
Che cos’è il genio?
Vincenzo Vespri 12/08/2019
Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione (il Perozzi). In questa crisi di Governo i colpi di scena si susseguono a ripetizione. E si susseguono anche le genialate. Fino a qualche giorno fa, Zingaretti era raggiante. Il Governo “anti-fascista” PD-5Stelle era impedito dalla cocciutaggine di Renzi che già aveva impedito il […]
Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione (il Perozzi). In questa crisi di Governo i colpi di scena si susseguono a ripetizione. E si susseguono anche le genialate. Fino a qualche giorno fa, Zingaretti era raggiante. Il Governo “anti-fascista” PD-5Stelle era impedito dalla cocciutaggine di Renzi che già aveva impedito il formarsi di tale Governo circa un anno e mezzo fa. In caso di elezioni, Leu sarebbe sparito, i 5Stelle sarebbero stati decimati, Renzi avrebbe perso la sua forza dentro il partito. Sarebbe rimasto solo il PD (capitanato da lui) a resistere all’orda barbara Salviniana.
Renzi ha stupito tutti cogliendo l’attimo fuggente. Ha approfittato della pausa presa da Zingaretti per mediare nel partito sentendo l’opinione di tutti quelli del partito. Renzi è’ uscito improvvisamente dalla fase popcorn, ha bruciato tutti sul tempo e con piglio decisionista ha di fatto parlato a nome del partito ed accettato la proposta di Grillo per un governo anti-fascista PD-5Stelle. Ora Zingaretti ha due ipotesi sul tavolo. Se accettasse la decisione presa da Renzi, significherebbe sancire uno “ius primae noctis” di Renzi sul PD, nel senso che Renzi, pur non essendo il Segretario del partito, avrebbe il diritto di decidere per il Partito. Inoltre l’onore del nuovo Governo sarebbe di Grillo e di Renzi (non a caso Salvini chiama il Governo PD-5Stelle come Governo Grillo-Renzi) mentre l’onere di gestire una situazione estremamente difficile e con una maggioranza risicatissima sarebbe tutta di Di Maio e Zingaretti.
Se dicesse di no al Governo Renzi-Grillo, Zingaretti darebbe l’estro a Renzi di uscire dal PD sbattendo la porta in nome dell’antifascismo. Infatti Renzi potrebbe ribellarsi alla decisione di non fare un Governo PD-5Stelle fondando un nuovo partito in chiave anti-leghista e cercando di andare alle elezioni alleato con i 5Stelle. Insomma Renzi uscirebbe dal cul de sac, riprenderebbe il centro della scena sventolando la sempre verde bandiera dell’antifascismo e ruberebbe molti voti al suo partito madre. Zingaretti saprà rispondere a questa offensiva politica Renziana? Anche questo enigma sarà sciolto nei prossimi giorni.
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