La Cassa Integrazione, la CIG in deroga e gli importi da 200 euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-23

Una situazione abbastanza prevedibile, che era stata già messa in luce dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, visto che esistono una serie di decurtazioni per i beneficiari della CIG e della CIG in deroga

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Il Mattino oggi racconta che i bonifici per la cassa integrazione in deroga non sono ancora arrivati e quando sono stati erogati, gli importi si rilevano molto modesti. Soprattutto per la cassa integrazione in deroga, prevista per le aziende fino a 5 dipendenti, l’importo dei bonifici inviati da Inps risulta molto spesso esiguo, talvolta quasi al limite del credibile. Sono molto frequenti i versamenti di 200 o 300 euro per coloro che hanno richiesto la cassa integrazione in deroga a marzo inoltrato. Ovvero la quasi totalità delle aziende che hanno dovuto interrompere l’attività, subito dopo l’inizio del lockdown.

La Cassa Integrazione, la CIG in deroga e gli importi da 200 euro

Una situazione abbastanza prevedibile, che era stata già messa in luce dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, visto che esistono una serie di decurtazioni per i beneficiari della CIG e della CIG in deroga. A questo si aggiunge un ulteriore danno: su 59mila pratiche di cassa integrazione in deroga inoltrate dalle aziende, gli assegni erogati da Inps – secondo i dati aggiornati al 12 maggio sono solo 13mila 877. I lavoratori che hanno beneficiato del sostegno sono poco più di 26mila, su una platea di oltre 130mila richiedenti. La motivazione dell’esiguità del sostegno economico risiede nell’impianto normativo degli ammortizzatori sociali e nel meccanismo di calcolo per la determinazione dell’importo:

Tanto la cassa integrazione ordinaria quanto quella in deroga sono pari all’80% della busta paga del dipendente.El’importo viene calcolato a partire dal momento in cui è stata interrotta l’attività. In estrema sintesi: per un lavoratore che prima dell’emergenza sanitaria percepiva uno stipendio di 1000 euro e che abbia interrotto l’attività il 16 marzo, ai fini del calcolo dell’importo della cassa integrazione per “Covid-19”, bisognerà sottrarre una quota pari al 20% ed un’altra quota pari ai 15 giorni antecedenti la chiusura.

quanto ci perdono i dipendenti con la cassa integrazione
Quanto ci perdono i dipendenti con la cassa integrazione (fonte: Fondazione Studi Consulenti del Lavoro)

Dai 1000 euro iniziali bisognerà sottrarre dunque 200 euro – pari al 20% in meno – ed altri 500 circa, che corrispondono alle giornate in cui non era ancora maturato il diritto all’ammortizzatore sociale. E così si arriverà ad una quota di 300 euro. Un’altr limitazione prevista per la Cig è quella della quota massimale, che varia a seconda delle categorie. Per gli impiegati si aggira intorno ai 1200 euro mensili.

Leggi anche: Come si calcola l’importo a cui si ha diritto con il reddito di emergenza (REM)

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