Politica
Rocco Casalino fuori dalla chat dei ministri M5S
neXtQuotidiano 21/10/2019
La temperatura tra i ministri M5S è rovente e farne le spese è stato anche iI portavoce di Conte, cancellato dalla chat interna dei ministri M5S dove Di Maio ha condiviso lo sfogo
Simone Canettieri e Marco Conti raccontano oggi sul Messaggero che lo scontro tra Conte e il MoVimento 5 Stelle sulla legge di bilancio sta cominciando a fare le prime vittime. Una di queste è Rocco Casalino, cancellato dalla chat del M5S perché considerato troppo vicino a Conte, mentre anche a questo giro Laura Castelli, come durante il Conte One, è senza deleghe:
«Mi dispiace, ma sulla mano- vra io non arretro: Conte pub anche giocare a spaccare il M5S co- me sta facendo, ma i nostri punti non sono negoziabili». Di Maio è infatti furioso, malgrado i contatti avuto ieri sera con il premier. Quando sabato sera ha letto le parole di Conte («chi non fa squadra è fuori») l’ha presa male: «E’ stato davvero un dolore». Ieri ha rimesso in fila fatti. E ha capito che ormai Conte pensa «di essere il nuovo Monti». In verità, come sottolineano i vertici del M5S, l’avvocato del popolo è «un irriconoscente: nel 2018 abbracciava Luigi la notte delle elezioni, adesso gioca, mal consigliato, con i nostri gruppi parlamentari per dividerci».
La temperatura tra i ministri M5S è rovente e farne le spese è stato anche iI portavoce di Conte Rocco Casalino, cancellato dalla chat interna dei ministri M5S dove Di Maio ha condiviso lo sfogo, trovando una sponda, anche con una colomba come Vincenzo Spadafora. Sulla manovra – casus belli di queste ore – ambienti vicini al capo politico spiegano: «Conte si fida troppo di Franceschini, ma senza un accordo con noi non ci sono alchimie di palazzo, hai voglia a minacciare le elezioni anticipate». A Di Maio sempre sulla manovra non è sfuggito un altro particolare, spiegato con una battuta velenosa: il premier ha preferito far contento Landini sul taglio del cuneo fiscale ai dipendenti che dire al ministro Gualtieri di dare le deleghe a Laura Castelli, viceministro dell’Economia.
Lo scontro ormai è a tutto campo, al punto che dai vertici del Movimento fanno notare una strana coincidenza: «Conte è nervoso in vista dell’audizione di mercoledì al Copasir, ha paura delle reazioni degli Usa sul Russia-gate e della relazione di Barr, il ministro della Giustizia di Trump». Sono le ore dei veleni, appunto.
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