Carige, il giallo sui nuovi soci

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-18

Chi sottoscriverà i 390 milioni necessari per il piano? La posizione di Cassa Centrale e il family officer genovese

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Entro il 25 luglio, a meno di un nuovo rinvio, Carige deve portare in Bce il piano definitivo di salvataggio. Ed al più tardi entro il prossimo 23 luglio si dovrà arrivare a una chiara suddivisione degli impegni tra i vari soggetti privati e pubblici coinvolti nel rafforzamento da 900 milioni che si sta tentando di approntare. Ma, spiega oggi Luca Davi sul Sole 24 Ore, ci sono una serie di tasselli che devono ancora andare al loro posto:

A partire dalla definizione dell’impegno definitivo del Fitd, ancora tutto da definire. Dei 900 milioni di fabbisogno, 200 milioni come noto dovrebbero essere coperti da un bond Tier 2 (con cedola compresa tra l’8 e i19%) da suddividere tra Credito Sportivo e Mcc, cui andrebbero rispettivamente 75 e 25 milioni, mentre i restanti 10o milioni circa dovrebbe finire sul mercato. Più incerto invece il frazionamento dei 700 milioni di equity. L’unico punto fermo è rappresentato dalla conversione dei 315 milioni del bond detenuto dallo Schema volontario.

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Il piano per salvare Carige (Il Sole 24 Ore, 12 luglio 2019)

Chi sottoscriverà i restanti 390 milioni? Se Cassa Centrale Banca confermasse il proprio impegno per una cifra attorno ai 70-90 milioni, cifra ritenuta a portata di mano per il gruppo trentino (che per oggi ha in calendario un Cda straordinario sul tema, ma interlocutorio vista la complessità del progetto) e nessun’altro azionista confermasse il proprio impegno nel capitale della banca ligure, il Fitd dovrebbe sborsare circa 300-320 milioni. Nella migliore delle ipotesi, contando anche sulla partecipazione dei soci attuali di Carigee di altri potenziali investitori, l’impegno del Fitd si abbasserebbe attorno ai 90 – l00 milioni. Una differenza non banale, tra i due scenari, che sta facendo interrogare i diversi aderenti al Fondosulla fattibilità dell’intero piano e i differenti oneri da sopportare. D’altra parte, il Fondo interbancario dovrebbe partecipare sia con la sottoscrizione di una quota sia attraverso una garanzia relativa a un eventuale inoptato.

Ieri intanto in alcuni ambienti finanziari è circolato il rumor di un possibile ritorno di fiamma da parte di BlackRock. Così come perfino di un possibile coinvolgimento anche di Atlantia. Ipotesi prontamente smentita dalla società, che è concentrata su dossier di altro tipo, ma la cui diffusione segnala quanto il lavoro da fare sia ancora molto. Si guarda anche all’ipotesi della partecipazione di un family officer genovese attivo nel fronte della gestione del risparmio, ma ancora i nomi potenziali mancano all’appello.

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