Il Capodanno a Roma senza botti e concertone

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-22

Dal 29 dicembre fino alla mezzanotte del primo gennaio “nel territorio di Roma capitale è disposto il divieto assoluto di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri simili artifici pirotecnici e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti”. È quanto prevede un’ordinanza firmata ieri dal sindaco Virginia Raggi. L’ordinanza prevede anche …

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Dal 29 dicembre fino alla mezzanotte del primo gennaio “nel territorio di Roma capitale è disposto il divieto assoluto di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri simili artifici pirotecnici e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti”. È quanto prevede un’ordinanza firmata ieri dal sindaco Virginia Raggi. L’ordinanza prevede anche il divieto di utilizzare materiale esplodente “declassificato”, ossia potenzialmente non pericoloso e posto in libera vendita, a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali. Il provvedimento prevede sanzioni che vanno da 25 a 500 euro. La disposizione, si legge nell’ordinanza, è motivata dalla “urgente necessità di adottare misure idonee a garantire l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e assicurare la necessaria prevenzione attraverso la limitazione dell’uso dei botti e dei fuochi d’artificio sul territorio comunale”.
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Intanto alcuni degli sponsor che avrebbero dovuto coprire le spese del Concertone di Capodanno articolato tra il Circo Massimo e l’area archeologica, hanno fatto un passo indietro. Per questo, anche l’unica proposta arrivata a seguito del Bando di Gara varato dal dipartimento capitolino alla Cultura si è rivelata non fattibile, nonostante sia stata tentata una trattativa con i proponenti chiusasi negativamente ieri. L’assessorato alla Cultura, in realtà, in linea con la svolta di eleganza e distinzione che vuole imprimere agli eventi nella Capitale, tiene particolarmente al 1 gennaio tra i ponti sul Tevere, che parte con il primo evento alle tre dopo la mezzanotte del 31, ed è questo il progetto su cui ha focalizzato attenzione e risorse. Le istituzioni culturali capitoline, a questo punto, sono al lavoro su un “piano B” da mettere in camp a zero sforzo e costi limitati, che copra in qualche modo il brindisi “pop” di San Silvestro, cui i romani e i turisti in realtà tengono particolarmente. L’obiettivo, comunque, è evitare l’affidamento di questa “soluzione-ponte” a trattativa diretta, come fece il commissario Tronca attirandosi forti critiche anche dal M5S.

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