Candy Candy Forza Napoli: il ritratto di un popolo invisibile

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2019-04-21

La nostra è una società basata sull’immagine e su ragionamenti che possano essere contenuti nella lunghezza di un tweet. La conseguenza è il successo di espositori di pensieri, a mio parere, troppo semplicistici. Ad esempio trovo decisamente banali i vari Gramellini, Fazio, Di Battista e perfino il Papa – almeno per i pensieri attribuiti a …

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La nostra è una società basata sull’immagine e su ragionamenti che possano essere contenuti nella lunghezza di un tweet. La conseguenza è il successo di espositori di pensieri, a mio parere, troppo semplicistici. Ad esempio trovo decisamente banali i vari Gramellini, Fazio, Di Battista e perfino il Papa – almeno per i pensieri attribuiti a Lui sui Social Network dove sembra parlare a forza di ragionamenti New Age della stessa profondità di quelli che uno può trovare nei Baci Perugina). Altra conseguenza della banalizzazione del pensiero è la stereotipizzazione delle classi sociali.

Noi Professori in TV siamo spesso rappresentati da personaggi boriosi, pieni di sé e capaci solo di offendere. Sono capaci perfino di rendere simpatici gli anti-vaccinisti e anche i terrapiattisti.
I Magistrati che appaiono in TV sono spesso proprio quelli che cercano pubblicità in processi-spettacolo (che si concludono sempre in niente) . Alla fine uno finisce per concordare con la diagnosi berlusconiana sulla salute mentale di questa categoria. I pedagoghi in TV sono sempre quelli che danno sempre ragione ai bambini (anche se sono trentenni..) perché traviati dalla società consumistica e borghese ripetendo i soliti discorsi superficiali. Alla fine, dopo averli ascoltati un po’, uno ritiene condivisibile perfino l’approccio pedagogico di Erode il Grande.


Analogamente è stata stereotipizzata la figura del disoccupato: cattivo, pretenzioso, senza alcuna voglia di lavorare, alla ricerca di qualunque appiglio per forme di assistenzialismo e super protetto da Patronati/Sindacati/Preti. Il vero popolo dei disoccupati e sottoccupati è apparso in tutto il suo splendore grazie alla Pagina Facebook “Inps per la Famiglia” messa su per rispondere ai quesiti relativi al Reddito di Cittadinanza. Teoricamente chi aveva qualche dubbio doveva postare la sua domanda e aspettare la risposta della funzionaria INPS preposta per tale compito in modo da creare un catalogo di FAQ. Invece è diventata una pagina di discussione dove è emerso finalmente un popolo vero ed invisibile ai mass media. Emergono ritratti di persone che chiedono se il Reddito di Cittadinanza sia compatibile con il lavoro nero…della tenera utente “Candy Candy Forza Napoli” (dal mitico selfie con le orecchie di coniglio) che trova troppo difficile la burocrazia necessaria per ottenere PIN e SPID…la funzionaria INPS travolta da questa pagina sociale che è esplosa in crisi isteriche e ha risposto in modo sgarbato e stressato…. Insomma emerge finalmente il mondo che viviamo ogni giorno e non quello della TV. Ad esempio, il mondo invisibile di una nostra conoscente che, pur avendone diritto, non ha fatto domanda per il Reddito di Conoscenza perché è troppo difficile per lei (esattamente come per Candy Candy), nessuno la vuole aiutare (aiutare lei non dà visibilità) e lei si vergogna di mostrare a tutti la sua povertà. Io spero che la pagina Facebook “Inps per la famiglia” sia conservata, che la funzionaria INPS sia reintegrata nel suo compito (troppo simpatica!) e cha la tenera Candy Candy riapra il suo profilo con tanto di orecchie di coniglio perché è necessario oltre che utile avere una finestra sul mondo reale. Altrimenti si finisce per ragionare su stereotipi e su pensieri dalla lunghezza di un tweet.

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